Se l’essenziale è notoriamente invisibile agli occhi, la possibilità di smentire questo assunto ce la offrono le realizzazioni del giovane designer Paolo Cappello, in cui il fondamentale non solo è manifesto, ma anche tangibile. Veronese d’origine e milanese di formazione, Paolo è tra i ‘young designer‘ più interessanti del momento: al Salone del Mobile di Milano di quest’anno, ci mostra quanto è cresciuto e in fondo rimasto fedele a se stesso….
Nel 1980, anno di nascita di Paolo Cappello, il design d’interni macinava kilometri di innovazioni: su linee e curve si era discusso abbastanza e la saturazione delle proposte era dietro l’angolo. Paolo intanto giocava con i Lego, ma a distanza di venti anni si sarebbe dimostrato un enfant prodige del design, figlio del suo tempo ed erede di una lunga tradizione minimalista precedente alla sua nascita. A soli 28 anni, dopo aver collaborato 3 anni con Ludovica+Roberto Palomba a Milano, apre il suo studio veronese e da allora collabora con diversi professionisti e brand nel campo dell’architettura, del design e della comunicazione.
Cappello e Miniforms, storia di un amore d’arredo
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Per assaggiare un boccone del percorso di Paolo Cappello, vi mostriamo una selezione di prodotti realizzati per l’azienda Miniforms: linearità ed essenzialità allo stato puro di tavolini, sedie, appendiabiti e specchi. ‘Complementi di formazione’ con i quali ogni designer è quasi costretto a confrontarsi all’inizio della propria carriera per comprendere la propria fonte di ispirazione. Tramite questi prodotti Cappello ci sta già comunicando le linee guida dei suoi lavori. C’è una chiara ricerca dell’essenza, della funzionalità dell’oggetto, denudato nel proprio essere e al contempo fiero di poter dichiarare la propria natura…. un ‘semplice tavolino’.
Otto by Paolo Cappello: un tavolo eclettico per Miniforms
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Quando immagino un tavolo da pranzo, penso ad un quadrato; quando immagino un tavolo da studio, un rettagolo…quando ho visto Otto ho capito di non saper immaginare tavoli. Per anni la forma ha necessariamente espresso la funzione, con Otto Paolo ha voluto quasi scuotere il nostro immaginario ‘in serie’. Nè tondo nè quadrato, Otto è un tavolo da pranzo ma può anche diventare un originale tavolo da ufficio: è un tavolo in quanto tale, senza nessuna dietrologia. La base intrecciata in faggio cuorato ed oliato, gli restituisce un’aria solenne e maestosa, equilibrata al contempo dall’elegante piano in vetro temperato. Il tutto completamente riciclabile e da podio: 1st Prize Young & Design Award 2011.
Arredamento multimediale by Paolo Cappello
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Esempi di arredamento multimediale by Paolo Cappello: Caixa e Torototela, disegnate direttamente su spartito musicale. Le linee perfettamente studiate in sintonia allo stile dei supporti che integrano, come lettori mp3 e smartphone, e il mood decisamente minimal un pò 70’s conferiscono ad entrambi i prodotti un gusto vintage-futuristico. Caixa con casse integrate, attacco dock station e manopola volumi simultanea per tv, computer e lettori musicali, diventa facilmente un must per la perfetta casa ‘wired’; Torototela, dall’interessante intreccio di rovere e alluminio, è il comodino work-station dell’autentico ‘geek’.
Salone del Mobile 2012 – Le proposte di Paolo Cappello
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Quest’anno al Salone del Mobile 2012 ci siamo imbattuti spesso in Paolo Cappello, come prevedevamo. A partire dalla leggerissima poltroncina Ouverture, passando per l’evoluzione dell’arredamento hi-tech by Minforms, lo scrittoio Bardino in faggio e MDF laccato, con sistema di altoparlanti Hi-Fi. Incrociamo anche due prodotti realizzati da Cappello per Valsecchi: Moks, sistema modulare a cassetti personalizzabile e coloratissimo, e Tago, appendiabiti dall’interessante forma, dal gusto vagamente ready made. Il concetto che Paolo ci esprime è molto chiaro: la forma è funzionale all’utilizzo, la linearità è alla base di un’ispirazione rigorosa e attenta ai particolari, l’essenziale è più che visibile agli occhi. Siamo certi che al prossimo Salone del Mobile Paolo ci offrirà nuovi punti di vista sui complementi d’arredo, nel frattempo continueremo a seguire i suoi successi, spesso riconosciuti con importanti ‘trofei’. Tra i più recenti:
Scoprire un young designer così vulcanico come Paolo ci riempie di orgoglio; sapere che esistono aziende che investono su i sogni di carta di questi giovani talenti ci tranquillizza: finchè esisteranno prodotti realizzati da designer come Paolo sarà difficile annoiarsi.