Vuoi acquistare casa e sapere se è antisismica? Come scoprirlo

In un paese ad alto rischio sismico come l’Italia, comprare una casa a prova di scossa di terremoto è la cosa più saggia da fare. Ecco le istruzioni per l’uso.  

Il terremoto è purtroppo un rischio concreto e inevitabile per chi vive in Italia e in tutti i paesi ad alto rischio sismico. Le cronache anche recenti stanno lì a dimostrarlo. Quando arriva la temuta scossa, la domanda che risuona nella testa di tutti è: “La mia casa reggerà?”. In realtà, secondo le buone regole di prevenzione, è un interrogativo che dovremmo porci a monte, al momento di acquistare (o prendere in affitto) la nostra abitazione.

Per prima cosa occorre conoscere quale sia il rischio sismico del Comune in cui viviamo: la scala va da 1 a 4 (in cui il 1 rappresenta il rischio più elevato) e a tal fine basta consultare l’apposita sezione del sito del Dipartimento di Protezione Civile. La costruzione di un edificio antisismico costa circa il 25% in più rispetto a un’opera di edilizia ordinaria, ma sono sicuramente soldi ben spesi. Vediamo tutti i requisiti di una casa sicura.

Tutti i requisiti della casa antisismica

Un immobile è antisismico se lo spessore dei muri portanti è di almeno 15 cm e non supera i 50. Nelle zone con rischio 1, inoltre, gli edifici non devono mai superare i due piani di altezza. Ma non è tutto. Altri elementi fondamentali da tenere in considerazione sono la capacità dello stabile di perdere equilibrio, il mantenimento di resistenza e la funzionalità nel tempo, oltre ovviamente alla scelta dei materiali di costruzione (il cemento armato precompresso o con barre di acciaio da almeno 5mm al carbonio sono le soluzioni standard). L’immobile deve inoltre rispettare il requisito della regolarità strutturale: la stabilità è maggiore se i muri di ciascun livello sono eretti in corrispondenza di quelli del piano sottostante.

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Si può sempre intervenire su un immobile già edificato con azioni di miglioramento o di adeguamento. (Designmag.it)

In linea di massima, è sempre possibile intervenire su un immobile già edificato con azioni di miglioramento o di adeguamento, secondo le stesse norme e gli stessi parametri adottati per la costruzione di nuovi fabbricati. Volete sapere se la vostra casa rispetta quei requisiti? Basta recarsi presso la Provincia o il Comune di competenza e richiedere una copia del progetto delle strutture (se depositato) e interpellare un tecnico esperto per tutte le valutazioni del caso. Per un appartamento di media grandezza, questo tipo di consulenza può costare sui 1.000 euro. Nel caso però non ci fosse alcuna documentazione disponibile, tuttavia, occorre procedere con dei rilievi e i costi come minimo raddoppiano. Ma è il primo passo verso la prevenzione, e ne vale decisamente la pena.

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