Ville o appartamenti? La rivoluzione degli italiani: ora puntano sui monolocali

Il panorama immobiliare italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con un marcato interesse verso soluzioni abitative più contenute in termini di metratura.

Questa tendenza emerge chiaramente dai dati forniti da Confedilizia, che indicano una netta preferenza per gli immobili di piccole dimensioni, come monolocali e bilocali, a scapito delle tradizionali abitazioni più ampie.

La ricerca della casa ideale si è notevolmente ridimensionata: se prima l’obiettivo era rappresentato da spaziosi appartamenti o villette, oggi il sogno si concentra su superfici molto più ridotte. Il calo delle compravendite è particolarmente evidente per le abitazioni superiori ai 115 mq, con un decremento significativo che tocca l’11% per gli immobili oltre i 145 mq. Al contrario, la diminuzione registrata per monolocali e bilocali sotto i 50 mq è stata decisamente più contenuta.

Dinamiche regionali e cittadine

Analizzando le variazioni geografiche, emerge come il Centro Italia e in particolare i capoluoghi di provincia abbiano subito le riduzioni maggiormente marcate nelle vendite di grandi appartamenti. Roma detiene il primato negativo con un calo del 20,3% per gli immobili oltre i 145 mq. Nonostante ciò, alcune aree come la Sicilia e la Sardegna hanno mostrato segnali contrari alla tendenza generale con un lieve incremento dello 0,3%.

Le motivazioni alla base di questo cambiamento sono molteplici e riflettono l’evolversi della società italiana. L’aumento dei single e la diminuzione delle famiglie numerose sono tra i fattori principali che spingono verso la ricerca di soluzioni abitative più compatte. Città come Palermo e Genova evidenziano questa tendenza con una riduzione della superficie media degli immobili venduti.

Immobiliare in Italia
Immobiliare in Italia – (designmag.it)

Milano si conferma all’avanguardia nella predilezione per spazi minori: solo il 14,7% degli immobili venduti supera i 115 mq contro una media nazionale del 32,6%. Questa inclinazione non riguarda solo Milano ma caratterizza anche altre grandi città italiane dove si registra una generale diminuzione della superficie media delle abitazioni vendute.

L’Italia conta oltre 78 milioni di unità immobiliari censite al termine del 2023. La maggior parte rientra nella categoria residenziale (circa il 54%), seguita dalle pertinenze (43%). La rendita catastale complessiva dello stock immobiliare italiano ammonta a oltre 38 miliardi di euro dimostrando l’importanza economica del settore nonostante le mutate preferenze in termine di dimensione degli alloggi.

Questi dati delineano uno scenario in cui gli italiani sembrano riconsiderare radicalmente le loro priorità in fatto di alloggi privilegiando praticità ed efficienza rispetto allo spazio disponibile.

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