È fondamentale valutare attentamente ogni opzione e coordinarsi con la banca per garantire una vendita senza intoppi.
Vendere una casa non è mai un processo semplice e la presenza di un mutuo o di un’ipoteca può complicare ulteriormente la situazione. Molte persone si trovano in difficoltà quando devono gestire la vendita di un immobile con problematiche di questo tipo, pensando che sia un’operazione impossibile o estremamente complessa. D’altra parte, gli stessi acquirenti si mostrano dubbiosi quando vengono a sapere che sulla proprietà gravano questo tipo di spese.
In realtà, esistono diverse soluzioni per vendere una casa con un mutuo ancora in corso, ma è fondamentale essere ben informati per evitare errori comuni che potrebbero ritardare la vendita o causare problemi legali. Che si tratti di estinguere anticipatamente il mutuo o utilizzare il ricavato della vendita, con le giuste informazioni è possibile evitare errori e facilitare la transazione.
Tutte le possibilità a disposizione di chi compra una casa con mutuo
Una delle soluzioni più dirette per vendere un immobile con un mutuo è l’estinzione anticipata del prestito. Se si possiede la disponibilità finanziaria per farlo, si può saldare il debito residuo con la banca prima della stipula dell’atto di vendita. Questo comporta la cancellazione dell’ipoteca sull’immobile, semplificando notevolmente la transazione.
Un’altra opzione è utilizzare parte del ricavato della vendita per estinguere il mutuo. In questo caso, l’estinzione del debito avverrà contestualmente all’atto di vendita. È essenziale coordinarsi con la banca che ha concesso il mutuo, in modo che possa rilasciare la quietanza per l’importo ricevuto e approvare la cancellazione dell’ipoteca.
L’accollo del mutuo rappresenta una terza possibilità. Con questa operazione, l’acquirente subentra nel debito del venditore nei confronti della banca. Ciò significa che l’acquirente pagherà una parte del prezzo di acquisto e continuerà a rimborsare il mutuo esistente. È cruciale che la banca approvi l’accollo, altrimenti il venditore rimarrebbe responsabile del pagamento nel caso di inadempienza dell’acquirente. Questo metodo richiede quindi un’attenta coordinazione tra tutte le parti coinvolte.
Un’ulteriore soluzione, come spiega la redazione del portale di esperti Brocardi.it, è la “sostituzione di garanzia“. Questa pratica, permessa da alcuni istituti di credito, prevede la sostituzione dell’ipoteca esistente con una nuova ipoteca su un altro immobile. In questo modo, il mutuo originario rimane attivo, ma l’immobile da vendere viene liberato dall’ipoteca. Questa operazione richiede che il venditore possieda o intenda acquistare un altro immobile idoneo a fungere da nuova garanzia. La banca deve approvare questa transazione, valutando l’idoneità della nuova garanzia offerta.