Vecchie e nuove classi energetiche: occhio a questo errore, tutti stanno facendo confusione, rischi di pagare il doppio

Le classi energetiche degli elettrodomestici sono cambiate e occorre quindi guardare con attenzione cosa dice l’etichetta ora.

Tra le molte novità che ha introdotto l’Unione Europea nell’ultimo periodo c’è stata la revisione delle classi energetiche degli elettrodomestici.

La revisione si è resa necessaria per fare chiarezza riguardo i reali consumi degli elettrodomestici e per riuscire ad inserire anche le nuove tipologie che garantiscono un risparmio superiore.

Ma eravamo tutti abituati a quelle precedenti e quindi ci vuole un po’ di tempo per abituarsi alle novità e alle corrispondenze tra vecchia classe energetica e nuova classe energetica.

Nuove classi energetiche e nuove etichette

Le nuove classi energetiche degli elettrodomestici sono ovviamente inserite all’interno delle etichette che si trovano su tutti gli elettrodomestici in vendita nei negozi. Nell’ultimo periodo c’erano però classi energetiche forse poco chiare: quelle superiori alla lettera A, indicate con una quantità variabile di segni +. Adesso la nuova redistribuzione delle lettere potrebbe rendere tutto più chiaro.

come capire se gli elettrodomestici fanno risparmiare
Risparmiare leggendo bene le etichette: cosa devi guardare – designmag.it

Perché non esistono più le classi superiori alla classe A. Tutto è stato riportato tra lettera A e lettera G mentre prima si arrivava dalla lettera A alla lettera D ma erano presenti anche le classi contrassegnate da due segni + e da tre segni +. La vecchia classe A corrisponde adesso a elettrodomestici in fascia D, con un consumo quindi energetico medio.

Per il risparmio occorre sempre puntare agli elettrodomestici in classe A o in classe B che corrispondono alle vecchie classe A++ e classe A +++. Le classi sotto la lettera A, che adesso sono quelle che si trovano sotto la lettera D, rimangono quelle che fanno consumare più energia.

Secondo i nuovi standard occorre però prestare attenzione, perché non solo sono cambiate le lettere che identificano le classi energetiche ma sono anche cambiati i parametri per cui un elettrodomestico finisce in una classe piuttosto che in un’altra.

Il confronto che abbiamo fatto quindi vale ma solo in linea generale. Per sapere realmente se l’elettrodomestico che hai intenzione di acquistare può farti risparmiare oppure se è meglio scegliere un altro modello o un’altra marca, quello che devi fare è controllare le indicazioni relative al rumore, consumo di energia, consumo di acqua se presente e così via.

Andando a guardare quelli che sono i consumi stabiliti dai test dei produttori, avrai infatti modo di poter fare anche qualche calcolo in più in base a quello che è l’utilizzo che farai dell’elettrodomestico che vuoi acquistare. Parlando sempre in linea teorica e generale, infatti, occorre puntare alle classi energetiche più alte, quelle verso il verde. Ma gli elettrodomestici in questa fascia sono anche quelli più costosi.

In alcune circostanze, quindi, potresti decidere di sacrificare il risparmio dato dal minor consumo energetico in favore di un risparmio economico. È il caso di quegli elettrodomestici che si vanno a inserire nelle seconde case o nelle terze case. Se l’elettrodomestico rimane acceso poche ore durante tutto il corso dell’anno può non appartenere alla classe A o alla classe B.

Gestione cookie