Mai come quest’anno il marchio italiano Calligaris aveva speso tante energie nel design del lightning. Il risultato è un ampia e variegata la proposta di luci, caratterizzata da una ricerca formale viva, calorosa e accessibile e da soluzioni che valorizzano i materiali utilizzati e la sapienza manifatturiera, rigorosamente Made in Italy. Ogni materiale è infatti utilizzato esaltandone al meglio le prestazioni grazie alle tecnologie adottate. Come nei diffusori in polimetilmetacrilato estruso, tagliati a laser e poi successivamente sagomati (Carina e Ursa), o nel diffusore a “plissé” che richiama le gorgiere di una volta (Andromeda) e nel paralume “scultura” in tessuto e tondino di metallo (Cygnus).
E’ affidata invece alla sapienza dei maestri soffiatori di Murano la realizzazione dei diffusori in vetro, particolarmente impegnativi e originali quelli bicolore (Phoenix) e quelli in vetro soffiato nelle varianti bianco acidato o vetro specchiato (Hydra), per i quali viene utilizzata una nuova tecnologia che permette di avere un diffusore completamente a specchio e che, nel momento dell’accensione, rivela la luce facendo scomparire l’effetto cromato.
La famiglia “Luce” Calligaris è composta da 19 modelli fra lampade a sospensione, da tavolo, da terra che si integrano perfettamente in ogni ambiente con un segno distintivo che parla il linguaggio del design contemporaneo, secondo una logica di accessibilità che contempera tutta l’offerta per la casa di Calligaris.
Ci sono anche Evo, una piccola lampada per la zona notte realizzata con un unico sottile foglio di metallo curvato che può accogliere anche piccoli oggetti di uso quotidiano nella base e Antia, lampada da tavolo caratterizzata da un diffusore formato per sovrapposizione di due fogli in metallo traforati.