Recentemente è stata pubblicata la notizia di una casa anti-apocalisse, capace di resistere a qualsiasi catastrofe. Ma come è fatta?
Nell’ultimo anno sono aumentate le persone che desiderano vivere in una casa che resista a tutto. Ma quando sono nate le prime abitazioni anti-apocalisse? I rifugi più famosi della storia sono quelli antiatomici, cioè quei bunker in grado di continuare a vivere anche durante un’esplosione atomica. Chiaramente, questi bunker sono nati dopo la diffusione delle armi nucleari, soprattutto durante la famosa Guerra Fredda. Attualmente sono presenti anche rifugi che proteggono dalle armi chimiche e biologiche, come ad esempio la Metropolitana di Mosca che è stata progettata per sopportare persino un’esplosione nucleare.
In Svizzera, ad esempio, una legge degli anni ’60 (abolita nel 2006), obbligava tutti i cittadini a possedere un rifugio antiatomico: le regole dicevano che dovevano avere un solaio di 40 cm e dei muri di 30 cm, e in più dovevano garantire la sopravvivenza per almeno 6 mesi.
La famosa archistar Norman Foster vuole creare delle abitazioni a zero impatto ambientale e smontabili in circa 24 ore. Il design concepito è chiamato Essential Homes Research Project, e in questo momento è esposto a Venezia. Ciò che sorprende maggiormente è l’idea di creare un’abitazione da utilizzare durante le emergenze, come ad esempio alluvioni, terremoti o per altre catastrofi. inoltre, verrebbe usata anche per ospitare gli sfollati. Perciò, affinché questo sogno possa diventare realtà occorre creare un sistema che velocizzi il montaggio e lo smontaggio della casa. Tuttavia, nonostante sia perfetta per sostituire le scomode e pericolose tendopoli o i container, il suo costo elevato la rende quasi impossibile. L’archistar però ha dichiarato che il suo rifugio potrebbe anche essere usato per periodi più lunghi, come ad esempio durante la ricostruzione di un paese dopo una catastrofe ambientale. In altre parole, la Essential Homes Research Project vuole fornire una casa dignitosa a tutti coloro che sono colpiti da eventi catastrofici naturali, per periodi brevi o lunghi.
Ma quali sono le sue caratteristiche? La parte esterna è fatta da due livelli di cemento: uno ondulato e impregnato a basso contenuto di carbonio, e l’altro liscio. Questi strati sono concepiti in modo tale che la presenza di acqua, proveniente dall’esterno, agisca da collante per irrobustire la struttura e renderla molto più solida. Infatti, l’obiettivo è renderla sicura anche dopo mesi di forti piogge e intemperie. Gli interni della casa anti-apocalisse sono dotati di mobili a scomparsa, per ottenere uno spazio modulare e creare un arredamento personalizzato. Persino i letti, i bagni e la cucina possono cambiare posizione, con lo scopo di avere una casa quotidianamente personalizzabile.