Bisogna davvero aspettare la delibera dell’assemblea condominiale per installare un ascensore? E se ci sono condomini disabili come ci si deve regolare?
Quando si tratta di vita condominiale, la maggior parte delle decisioni che riguardano l’amministrazione degli spazi e la vita della comunità nel palazzo dipendono dalla volontà dell’assemblea condominiale, la sola che abbia facoltà di deliberare su questioni divisive e imporre una linea da seguire.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, però, non è sempre così. Al contrario in determinati casi il singolo condomino ha molta libertà d’azione e può prendere decisioni completamente autonome senza chiedere il consulto o l’approvazione dell’assemblea condominiale.
Questo significa che il singolo condomino può anche disporre liberamente di spazi comuni per eseguire lavori che ritiene assolutamente necessari, occupandoli anche in maniera permanente. La possibilità di farlo dipende però esclusivamente dallo scopo per cui si utilizzano gli spazi comuni: l’installazione dell’ascensore rientra in tali scopi.
Un ascensore è un’infrastruttura estremamente utile all’interno di un condominio perché permette di raggiungere facilmente anche i piani più alti e diventa quindi fondamentale se nel condominio vivono disabili e anziani. Bisogna tener presente però che il naturale invecchiamento della popolazione spingerebbe a installare ascensori in tutti i condomini allo scopo di risolvere a priori un problema che prima o poi si presenterà.
La legge italiana tutela tutti i portatori di disabilità, presenti e futuri. Per questo motivo autorizza e favorisce sempre i lavori atti a cancellare le barriere architettoniche come le scale. Ne deriva che si può sempre installare un ascensore in condominio, a patto naturalmente di rispettarne la struttura interna (quindi lasciando libere e intoccate le scale) e l’aspetto esterno (evitando di costruire strutture che possano deturparlo).
Questo significa che ogni condomino può realizzare a proprie spese un ascensore, sia che nella sua famiglia viva un disabile sia che, al contrario, nella sua famiglia e nel condominio non viva alcun disabile. Del resto, tutti i condomini prima o poi invecchieranno e avranno bisogno dell’ascensore, inoltre chiunque potrebbe avere un familiare disabile, anche se non vive con lui.
Ovviamente la cosa migliore è sempre presentare una domanda all’assemblea condominiale invitando i condomini a esprimersi sulla possibilità di costruire un ascensore. Se il 50%+1 dell’assemblea, detentrice di almeno 500 millesimi, vuole costruire il condominio, allora il condominio sarà costruito e le sue spese ripartite tra tutti i condomini che hanno accettato di pagarle.
Se però non si raggiungesse il quorum, un singolo condomino potrebbe semplicemente informare l’amministratore di condominio e procedere a installare l’ascensore a proprie spese. C’è anche la possibilità che gli altri condomini possano decidere di contribuire alle spese in un secondo momento, versando una quota di denaro e acquistando così il diritto a utilizzare l’infrastruttura.