[galleria id=”4491″]Fino al 16 ottobre avrete occasione di vedere vivace giardino artificiale che è fiorito lo scorso settembre nello spazio antistante il museo Maxxi di Roma. Firmato dallo studio romano stARTT (Simone Capra, Claudio Castaldo) lo spazio dedicato al relax, costituito da 8 isole verdi rivestite con prato lavato, costituisce un paesaggio artificiale completato da 18 fiori in vetroresina rossa alti 5 metri, che di giorno proiettano ombra e di notte illuminano il giardino, e da uno specchio d’acqua corrente. Il risultato è un paesaggio onirico fatto di linee geografiche che galleggiano su un mare solido di cemento bianco e che sostengono i grandi fiori artificiali.
Come spiegano i progettisti sul loro sito web “WHATAMI è la corruzione di ‘What am I’ declinazione industriale del primo puzzle inventato nel 700 a scopo ludico-didattico da John Spilsbury, che si smontava lungo i confini geografici delle terre emerse e delle catene montuose. Un gioco compositivo che vuole essere anche un omaggio alle mappe geografiche di Alighiero Boetti, a cui è dedicato il piazzale del MAXXI“.
Alla fine della stagione, le colline realizzate in parte con materiali riciclati saranno smontate e donate al Comune per essere riutilizzate, insieme con i fiori luminosi, in alcuni spazi del quartiere.