Le nuove regole della BCE stanno per rendere i mutui e i prestiti più costosi. Ecco cosa devi sapere per prepararti.
Il mercato dei mutui e dei prestiti sta per cambiare radicalmente: il 1 gennaio 2024 entreranno in vigore nuove regole che incidendo sulle condizioni di accesso a questi prodotti finanziari, avranno un impatto significativo sulle famiglie e sulle imprese italiane.
È dunque importante essere consapevoli di questi cambiamenti e pianificare in anticipo le proprie finanze. Cerchiamo allora di fare chiarezza sul punto per comprendere quali cambiamenti effettivamente abbiano apportato in materia.
Mutui e prestiti più costosi: cosa devi sapere
Le nuove regole sono state introdotte dalla Banca Centrale Europea (BCE) per contrastare l’inflazione e la crescita dei prezzi delle case. In particolare, le regole introducono nuovi requisiti di patrimonializzazione per le banche, che dovranno avere più liquidità a disposizione per far fronte a eventuali shock finanziari. Questi nuovi requisiti si tradurranno in un aumento dei costi per le banche, che dovranno a loro volta trasferire questi costi ai clienti.
In particolare, si prevede che i tassi d’interesse sui mutui aumenteranno, rendendoli più costosi per i consumatori. Inoltre, le banche potrebbero diventare più selettive nell’concedere i mutui, richiedendo ai clienti requisiti di reddito e patrimoniali più stringenti. Le nuove regole avranno anche un impatto sui prestiti personali e sui prestiti alle imprese. I tassi d’interesse su questi prodotti finanziari potrebbero aumentare, rendendoli più costosi per le famiglie e le aziende.
Ecco alcuni dei principali cambiamenti che si verificheranno con l’introduzione delle nuove regole:
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Aumento dei tassi d’interesse sui mutui: i tassi d’interesse sui mutui dovrebbero aumentare di circa 0,5 punti percentuali entro la fine del 2023. Questo significa che un mutuo di 100.000 euro con un tasso di interesse del 2,5% costerebbe 416,67 euro al mese, mentre con un tasso di interesse del 3% costerebbe 444,44 euro al mese.
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Requisiti di reddito e patrimoniali più stringenti: le banche potrebbero diventare più selettive nell’concedere i mutui, richiedendo ai clienti requisiti di reddito e patrimoniali più stringenti. Questo significa che potrebbe essere più difficile ottenere un mutuo, soprattutto per i giovani e per le famiglie con un reddito basso.
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Aumento dei tassi d’interesse sui prestiti personali e sui prestiti alle imprese: i tassi d’interesse sui prestiti personali e sui prestiti alle imprese potrebbero aumentare di circa 0,2 punti percentuali entro la fine del 2023. Questo significa che un prestito personale di 10.000 euro con un tasso di interesse del 6% costerebbe 54,54 euro al mese, mentre con un tasso di interesse del 6,2% costerebbe 56,25 euro al mese.