Le pentole in rame sono molto utilizzate per cucinare ma prima di usarle è necessario fare un passaggio molto importante.
Le pentole in rame sono molto utilizzate in cucina perché, realizzate in questo materiale permettono di ottenere una cottura uniforme e controllate. Infatti il rame ha un’alta conducibilità termica.
Nonostante questo vantaggio, il rame può reagire con alcuni alimenti rilasciando sostanze potenzialmente nocive. Per questo è necessario effettuare un passaggio prima di usarle per cucinare, pena eventuali problemi per la salute.
Le pentole in rame devono essere stagnate prima di essere utilizzate. Questo viene fatto perché il rame, a contatto con alimenti acidi, può dissolversi, liberando piccole quantità di metallo che possono risultare dannose per la salute.
Per garantire un uso sicuro delle pentole in rame, è essenziale che esse siano rivestite di stagno, un materiale che a differenza del rame non si corrode facilmente e non rilascia sostanze nocive durante la cottura, anche quando viene a contatto con ingredienti acidi.
Il processo di stagnatura delle pentole in rame è un’operazione fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficacia di questi utensili da cucina. Per effettuare la stagnatura, per prima cosa bisogna rimuovere lo stagno usurato. Poi, bisogna applicare una nuova quantità di mani di stagno, in base a quanto è deteriorata la pentola.
Maggiore è l’erosione, più mani di stagno saranno necessarie per ripristinare le caratteristiche tecniche e termiche ottimali dell’utensile. La ristagnatura viene eseguita attraverso una tecnica manuale che utilizza una fiamma viva e stagno puro. In questo modo si crea un nuovo rivestimento omogeneo e resistente.
Questo procedimento si può fare anche da soli. Basterà:
In tutto il procedimento è importante indossare guanti protettivi poiché l’acido può essere pericoloso oltre che una mascherina protettiva propria per evitare di inalare vapori nocivi.