Attenzione al comportamento che in molti mettono in atto con la caldaia: non fa risparmiare come potrebbe sembrare, tutt’altro
In estate ci si dimentica quasi di averla ma durante l’inverno e, più in generale, nel corso dei periodi più freddi dell’anno, è essenziale tenerla monitorata ed utilizzarla nel modo corretto. Stiamo parlando della caldaia, fondamentale sia per il riscaldamento dell’acqua impiegata per usi sanitari che per il funzionamento del sistema di riscaldamento.
Pur con una transizione energetica in atto che ha portato molti italiani ad impiegare metodi alternativi, la caldaia è infatti ampiamente presente nelle case di decine di milioni di cittadini e negli ultimi anni ne sono state lanciate sul mercato versioni innovative dai consumi ridottissimi ed in grado di abbattere le emissioni al minimo.
Caldaia e consumi: attenzione al comportamento scorretto. Lo fanno in tanti ma non aiuta a risparmiare
Questo dispositivo deve però essere utilizzato nel modo corretto in primis per fare in modo che il suo impiego non si correlato ad extra costi inaspettati. E, a tal proposito, vi sono alcuni comportamenti da molti ritenuti corretti in termini di risparmio ma che in realtà celano ben altre conseguenze. Uno di questi riguarda proprio i tempi di accensione e spegnimento di questo elettrodomestico relativamente ai momenti della giornata nei quali, ad esempio, si dorme o non si è in casa.
A tal proposito uno dei comportamenti adottati da molti cittadini prevede di spegnere la caldaia durante la notte nel tentativo di ridurre i costi in bolletta. In realtà occorrerebbe domandarsi quando sia effettivamente opportuno spegnere questo elettrodomestico: farlo nel corso delle ore notturne non è l’ideale in termini di risparmio ed il motivo molto semplice. Nel momento in cui lo si andrà a riaccendere il dispendio energetico sarebbe piuttosto elevato. Se dovesse accadere una singola volta certamente a livello economico l’impatto sarebbe ben poco evidente ma adottare questo comportamento ogni giorno potrebbe avere pesanti ricadute economiche.
L’ideale è, invece, effettuare lo spegnimento solo quando si è certi di non restare per molto tempo in casa, pertanto per periodi di tempo superiori ad alcuni giorni, ancor meglio di almeno una settimana. Al contrario, invece, qualora si possegga uno scaldabagno elettrico, valutare lo spegnimento notturno potrebbe portare con sé importanti vantaggi economici: infatti questo dispositivo richiede, per il suo funzionamento, il consumo di molta energia ed anche se non lo si impiega per brevi periodi di tempo spegnerlo risulterà certamente vantaggioso.