Il peperoncino, è una pianta dalle molteplici virtù, amata e utilizzata in cucina su scala globale.
Originario delle Americhe e introdotto in Europa nel XVI secolo, ha conquistato un posto di rilievo nelle tradizioni culinarie di molti paesi grazie al suo caratteristico sapore piccante, dovuto alla presenza di capsaicina. Oltre a essere un potente esaltatore di sapidità, il peperoncino vanta anche proprietà benefiche per la salute: stimola il metabolismo e favorisce la circolazione sanguigna.
Esiste una vasta gamma di varietà di peperoncini, che spaziano dai più dolci ai più piccanti. Tra le varietà più note troviamo il jalapeño, il serrano e il peperoncino calabrese. La scelta della varietà da coltivare dipenderà dal gusto personale e dall’utilizzo che si intende fare dei frutti.
Per avviare la coltivazione del peperoncino in balcone o sul davanzale è possibile partire sia dall’acquisto di una piantina presso un vivaio biologico sia dalla semina diretta dei semi. È interessante notare come i semi possano essere ottenuti anche conservando quelli estratti da un peperoncino fresco. Dopo averli lasciati asciugare all’ombra per alcuni giorni, possono essere conservati al buio fino al momento della semina. La semina va effettuata nei mesi primaverili in piccoli contenitori dotati di fori per il drenaggio dell’acqua.
Una volta germogliate, le giovani piante necessitano di essere trasferite in vasi più grandi (circa 30 cm di diametro) per permettere uno sviluppo ottimale. È fondamentale evitare i ristagni d’acqua che potrebbero causare marciume radicale. Il periodo fioritura cade tra giugno e luglio mentre i frutti matureranno verso la fine dell’estate.
Il posizionamento ideale prevede luoghi soleggiati dove la pianta possa ricevere luce diretta per gran parte della giornata; è importante innaffiare solo quando il terriccio risulta asciutto al tatto. Essendo sensibile alle basse temperature autunnali ed invernali, spesso viene coltivata come annuale anche se può sopravvivere all’inverno se protetta adeguatamente.
I frutti sono pronti per essere raccolti quando assumono il loro colore caratteristico; alcune varietà possono essere consumate anche verdi. Una volta raccolti possono essere utilizzati freschi o essiccati; quest’ultimi possono poi essere tritati o sbriciolati per aromatizzare oli o preparazioni culinarie diverse.
La conservazione sotto olio è un altro metodo efficace: dopo averli lasciati macerare con sale grosso ed aceto si trasferiscono in barattoli sterilizzati coprendoli completamente con olio d’oliva.
In cucina i modi per valorizzare questa spezia sono molteplici: dagli oli aromatizzati alle salse piccanti perfette per accompagnare carni grigliate o arricchire semplicemente piatti a base di pasta.