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Trasforma la casa in un B&B senza costi e senza tasse: ora è possibile, lo dice la nuova legge

È possibili adibire la propria casa a B&B senza dover sopperire a tasse e costi extra? Secondo la nuova legge, sì.

Sono sempre di più i proprietari di immobili che, per avere qualche entrata extra, decidono di trasformare la propria casa in un Bed&Breakfast. Tale attività può rivelarsi parecchio fruttuosa, soprattutto per chi vive in una città che attira molti turisti nel corso dell’anno. Per poterla intraprendere, tuttavia, è necessario rispettare alcuni requisiti e sostenere dei costi riguardanti non solo il servizio offerto (facendo trovare, per esempio, la colazione ai propri ospiti ogni mattina) ma anche le tasse da sostenere. Queste ultime, però, non sempre sono un obbligo e a chiarire la faccenda ci ha pensato la legge.

Trasformare la propria casa in un B&B è sicuramente un’idea che permette di guadagnare cifre anche notevoli. E considerando il periodo di crisi che stiamo affrontando, con stipendi che rimangono inalterati e un costo della vita sempre più alto, sono in tanti a pensare di intraprendere questa attività per arrotondare. Chiunque abbia un’abitazione spaziosa o una seconda casa potrebbe, dunque, approfittarne e aprire le porte del suo immobile ai turisti e a chi è in cerca di una sistemazione per un breve periodo.

Eppure il timore di dover sopperire a tasse troppo elevate – rischiando, magari, di dover spendere anche più di quanto si guadagna -, frena molte persone. La verità è che, in determinati casi, non è previsto alcun obbligo. Questo vuol dire che non sarà necessario affrontare nessun costo extra: tutto ciò è stato confermato in seguito all’avvio di una causa.

B&B in casa senza pagare nessuna tassa: quali sono i requisiti necessari

Due coniugi del Friuli Venezia Giulia sono finiti davanti ai giudici per via di una controversia con l’Agenzia delle Entrate. La coppia ha attirato l’attenzione dell’AdE per via della gestione della sua attività di B&B e affittacamere in assenza di partita Iva. La sentenza definitiva, però, ha ribaltato la situazione: i giudici hanno espresso il loro parere favorevole nei confronti dei due coniugi, in quanto l’attività svolta da questi ultimi era occasionale e gestita a livello familiare.

Si può gestire un’attività di B&B senza aprire la partita Iva? La risposta è sì: ecco come – designmag.it

La coppia non è venuta meno alle regole imposte dalla Regione, offrendo ai suoi ospiti una camera in cui dormire e la colazione. La normativa in merito prevede disposizioni precise per quanto riguarda la possibilità di non dover aprire una partita Iva: è fondamentale che l’attività di B&B e affittacamere avvenga nella propria casa; ad occuparsene, come affermato in precedenza, deve essere il nucleo familiare senza il ricorso a dipendenti esterni; infine possono essere messe a disposizione, solo occasionalmente, un massimo di 3 camere e 6 posti letto.

Cindy D

Classe 1997, dopo la laurea in Scienze sociali per la globalizzazione ho iniziato a collaborare con diverse redazioni. Appassionata di scrittura da sempre, mi interessano soprattutto i temi sociali e di attualità.

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