Per evitare errori con riferimento alla tolleranza edilizia bisogna conoscere le indicazioni normative sulla modulistica da presentare.
La sanatoria in edilizia è una questione alquanto delicata. C’è una normativa da conoscere, incluse le direttive del Decreto Salva Casa nato con l’obiettivo di aiutare i contribuenti a sanare piccole irregolarità. Scopriamo le ultime indicazioni con accenno particolare alla modulistica.
Si chiamano tolleranze costruttive gli scostamenti rispetto all’altezza, ai distacchi, alla superficie coperta, alla cubatura e ad ogni altra variabile delle singole unità immobiliari. Parliamo di differenze minime che non implicano una ben più grave violazione edilizia. Le tolleranze esecutive, invece, sono irregolarità eseguite durante interventi di ristrutturazione o costruzione che non violano la disciplina edilizia e urbanistica né pregiudicano l’agibilità dell’immobile.
Se gli scostamenti si mantengono all’interno di un range di tolleranza allora i tecnici abilitati attesteranno lo stato legittimo della casa, un documento fondamentale in caso di compravendita immobiliare o per la realizzazione di nuovi lavori. Il Decreto Salva Casa ha introdotto delle modifiche all’entità delle tolleranze costruttive ed esecutive in modo tale da far aumentare il numero delle abitazioni legittime. Piccole difformità, dunque, si possono regolarizzare con maggiore facilità ma attenzione, comunque, alle regole normative in merito.
Tolleranza edilizia, nuovi limiti e doppia conformità: cosa sapere
Il Testo Unico dell’Edilizia definisce diverse procedure per la regolarizzazione delle opere edilizie non conformi che richiedono la doppia conformità. Il Decreto Salva Casa è intervenuto proprio su queste direttive limitando la richiesta della doppia conformità solamente ai casi più gravi di abuso edilizio. Prima del nuovo decreto, dunque, si doveva chiedere il permesso di costruire in sanatoria con doppia conformità sia alle normative vigenti al momento della realizzazione degli interventi sia alle regole attuali e la SCIA in sanatoria per le opere minori.
Ora, in seguito alle modifiche, l’accertamento di conformità può essere chiesto anche senza doppia conformità pregressa. Il contribuente può regolarizzare la posizione pure in assenza del requisito di doppia conformità. Per sanare le irregolarità edilizie adesso si può inviare la CILA tardiva qualora si siano eseguiti interventi senza le adeguate autorizzazioni ma, ribadiamo, solo per difformità minori, non gravi ossia quelle che non alterano il volume dell’immobile né chiedono interventi strutturali. Inoltre la casa dovrà essere regolare e lo stato coincidere con le planimetrie. Lo scostamento dovrà essere attestato da un tecnico al fine di capire se può rientrare o meno nei nuovi limiti di tolleranza (2% per unità immobiliari entro i 500 mq, 3% tra 300 e 500, 4% tra 100 e 300 e 5% fino a 100 metri quadrati).