Potresti ancora avere un tetto in amianto a casa tua? Questo è ciò che devi guardare e cosa fare se hai questo problema.
Forse hai intenzione di ristrutturare la tua casa e hai paura che alcuni degli strati originali siano in amianto. Oppure ti sei accorto che il tetto di casa tua potrebbe essere stato costruito con questo materiale. Avere un tetto in amianto non è una possibilità così remota come pensi anche se dal 1992 è vietato utilizzarlo.
Se sospetti quindi che sia stato utilizzato per ricoprire la tua casa ci sono alcune valutazioni preliminari che devi fare e una procedura da seguire per chiedere la sua rimozione. Attenzione però perché a volte non avverrà nulla di quello che pensi dovrebbe avvenire. Il trattamento di un tetto in amianto è infatti molto complesso.
Cosa succede se scopri un tetto in amianto?
L’amianto o asbesto è stato per decenni un materiale da costruzione molto diffuso, non solo per i tetti ma anche per esempio per canne fumarie e rivestimenti interni. È stato bandito perché si è scoperto responsabile di tutta una serie di malattie in particolare a carico dei polmoni. Le microscopiche fibre di cui è composto, infatti, se vengono respirate si accumulano all’interno del corpo e provocano danni.
Avere un tetto in amianto può essere quindi fonte di preoccupazione. Per riconoscere se è stato utilizzato questo materiale specifico puoi affidarti a tre parametri. Innanzitutto la data di costruzione: essendo stato messo al bando nel 1992 le costruzioni più recenti non ne devono possedere. Attenzione anche a chi appartiene il tetto.
Se la costruzione è più vecchia controlla se è possibile leggere su qualche lastra il nome del materiale e in questo caso potresti trovare le scritte Eternit, amianto, o asbestos. Da ultimo la struttura stessa del materiale che ricopre il tetto. Se è realizzato con onduline sottili grigio scuro e il materiale si è nel tempo rovinato e presenta crepe e macchie scure è molto probabile che siamo di fronte a un tetto in amianto.
Per l’intervento devi affidarti innanzitutto alla ASL per il controllo. Gli edifici con amianto sono infatti stati censiti e sono in molti casi anche state avviate le operazioni di contenimento. Ma devi sapere che rimuovere l’amianto, nel caso in cui effettivamente questo sia il materiale di cui è composto il tetto, non è sempre obbligatorio.
La rimozione infatti avviene solo se, dopo l’analisi, viene valutato un rischio elevato di deterioramento e c’è quindi la possibilità concreta che il materiale si sfaldi e si disperda nell’aria. Anche questa analisi viene effettuata da personale esperto che potrebbe quindi decidere che, anziché rimuovere il tetto in amianto, può essere utilizzato un intervento di tipo diverso.
Ci sono infatti da prendere in considerazione l’incapsulamento oppure la sovracopertura. La sovracopertura consiste nel posizionare uno strato di un altro materiale che chiude l’amianto in modo che non ci sia dispersione. L’incapsulamento consiste invece nel ricoprire il tetto con apposite sostanze che si attaccano all’amianto e impediscono che le fibre volino via.