Quando si pensa di fare testamento occorre anche sapere come scriverlo per non dare errori comuni che possono invalidarlo.
Se state pensando di lasciare le vostre volontà scritte su un foglio, sappiate che occorre seguire alcune regole affinché il testamento sia poi ritenuto valido e quindi legalmente si possa eseguire quando dichiarato al suo interno. Meglio sapere prima come fare, in modo che poi i familiari e gli eredi non vadano incontro a litigi o malintesi.
Allora vediamo qui di seguito, in modo chiaro e semplice, come fare testamento senza sbagliare evitando gli errori molto comuni che possono poi portare a successivi problemi tra i potenziali eredi.
Come scrivere un testamento e quali errori evitare
Un testamento è una dichiarazione scritta in cui una persona può decidere a chi andranno i suoi beni dopo la sua morte. Ci sono due modalità per redigere questo documento. O si va dal notaio (testamento pubblico – art. 603 del Codice Civile, testamento segreto art. 604 del Codice Civile), o si scrive a mano (testamento olografo – art. 602 del Codice Civile).
Se si sceglie il testamento pubblico sarà il notaio a indicare la via corretta per scrivere le ultime volontà. In caso di testamento segreto si affida al notaio uno scritto di cui non conosce il contenuto, fino al momento dell’apertura. Altrimenti, se si vuole procedere in una scrittura privata, cioè fare il testamento olografo, occorre non fare errori per evitare che poi il testamento sia di fatto dichiarato nullo. Vediamo come procedere.
Facciamo una premessa, può fare testamento, che quindi sarà giudicato valido ed eseguito, solo chi ha capacità di intendere e volere e le persone che hanno adulte, cioè che hanno più di 18 anni. Detto questo, specialmente se si è in età avanzata, al momento della scrittura del testamento olografo è bene far scrivere da un medico specialista un certificato di buona salute e capacità mentale.
Poi, per redigere un testamento olografo valido bisogna prima di tutto scriverlo interamente a mano, possibilmente in corsivo con la propria abituale calligrafia. Bisogna apporre una firma leggibile e la data in cui si è scritto. Possibilmente, e per evitare contestazioni, è meglio apporre la propria firma su ciascun foglio del testamento olografo, così come la data, in modo da non lasciare spazio ad alcun dubbio.
Questi elementi aiutano a stabilire che a scrivere il documento è proprio la persona interessata. All’interno del testamento, poi, si può parlare dell’intero patrimonio da dividere tra gli eredi o di un bene specifico, che si chiama legato.
È importate che la persona nomini un erede. Se la persona non nomina alcun erede si avvia la successione legittima e l’eredità verrà distribuita secondo la legge rispettando i legati stabiliti.
Attenzione a redigere nello stesso documento volontà di più persone (coniugi o affini) perché non è consentito dalla legge. Devono sempre essere atti distinti per poter essere considerati validi. Non si può fare testamento reciproco, quindi, né sotto condizione di reciprocità (“nomino erede x solo se x mi nomina erede).
Ovviamente c’è sempre la legittima da tenere in considerazione, cioè quella parte di patrimonio che va comunque agli eredi aventi diritto anche se nel testamento c’è scritto altro.