In ogni casa c’è un termostato, ma è bene utilizzarlo in un modo ben preciso se si vuole risparmiare sul riscaldamento. Ecco cosa fare.
Fare a meno del riscaldamento in autunno e in inverno (ma spesso anche per gran parte della primavera) è ovviamente impossibile, anche se molti temono che azionarlo per diverse ore della giornata possa portare a un salasso in bolletta. Il problema è ovviamente maggiore per chi trascorre diverse ore della giornata in casa, come è il caso di chi fa smart working, ma anche di casalinghe e studenti, per questo l’utilizzo del termostato diventa cruciale.
Questo strumento, presente ormai in tutte le case da anni, può permettere di regolare al meglio accensione e spegnimento. Non solo, permette anche di scegliere la temperatura, così fare funzionare i termosifoni solo quando necessario e quando lo si desidera. Se si vuole davvero che sia efficiente, ci sono però delle accortezze da mettere in atto, la differenza sarà evidente in fattura.
Il gas ha certamente raggiunto livelli di prezzo elevati, per questo è importante utilizzare qualche accortezza quando si accende il riscaldamento. Questo non significa ovviamente dover accettare di restare al freddo, ma cercare di sfruttare al meglio uno strumento sottovalutato da molti, il termostato.
Anche se moti non lo sanno è importante anche scegliere il punto migliore in cui posizionarlo, visto che lì resterà, salvo problemi, finché sarà attivo. In genere è consigliabile metterlo al centro dell’abitazione, non vicino a una fonte di calore, come un termosifone o una lampada, molto meglio dove circola aria. Molti sono freddolosi, ma non ha senso mettere temperature troppo elevate, non solo per non spendere troppo, ma anche per evitare malanni che possono essere difficili da smaltire.
L’ideale sarebbe non andare mai oltre i 20-21°, anche solo un grado in più sta a significare un aggravio del 7%. È inutile ipotizzare di stare in inverno con una t-shirt, meglio mettersi un maglione e quindi impostare qualche grado in meno, gli sbalzi di temperatura quando si esce possono portare a tosse e raffreddore. Non si va inoltre incontro a dispersioni di calore dannose e che incidono sul conto da pagare.
È ovviamente altrettanto determinante avere la sicurezza che il termostato funzioni. Non si deve quindi mai dimenticare di eseguire periodicamente il controllo dei filtri, oltre alla manutenzione della caldaia e dei termosifoni. Spesso si preferisce una temperatura bassa (intorno ai 15°) quando c’è nessuno, per poi alzarla quando si rientra tra le mura domestiche. Non si tratta però della soluzione migliore, si dovrebbe invece lasciare in funzione il riscaldamento tutta la giornata a una temperatura minima che possa comunque mantenere il calore e ridurre l’umidità all’interno dell’ambiente domestico.
Si deve inoltre ricordare quanto possano essere fondamentali le valvole termostatiche, sia nel riscaldamento centralizzato (sono obbligatorie) sia per chi vive in un edificio autonomo. Queste servono per evitare dispersioni e sprechi, per chi si trova in un condominio possono consentire che non ci sia calore eccessivo ai piani alti. È inoltre scorretto aprire le finestre se si sente caldo, è fondamentale che l’ambiente raggiunga la temperatura corretta in modo naturale.
Se possibile, sarebbe bene puntare su un termostato intelligente. Questo può essere regolato anche a distanza attraverso il wi-fi, si avrà la garanzia di varcare la porta di ingresso e trovare il calore desiderato.