Ecco l’idea salva-spazio per liberare il salotto o la stanza da letto dagli accessori, ma anche per tenerli a portata di mano. La soluzione è in sottocosto.
Forse non è solo per mera praticità che negli ultimi anni, tra le molte modalità di arredare e, in fondo, di gestire una casa, sia emersa una corrente minimalista (di provenienza giapponese) che ha contagiato gli alternativi domestici. Se l'”horror vacui” e la funzionalità sono alla base della consultazione dei cataloghi d’arredo e di riviste per trarre idee al fine di rendere originali anche gli angoli più reconditi, non desta affatto piacere il fatto di accorgersi che sin troppi oggetti sottraggono metriquadri vitali.
Bene, si procede allora all’acquisto di un mobile ad ante o di una cassettiera, ma ecco che l’operazione non è stata che, seppur necessaria, sostituzione. D’altronde, basta un nucleo familiare per rappresentare un universo di accessori, più o meno utili, che ruotano permanenti attorno alle esistenze domestiche. La guerra è aperta già da diversi anni, a fronte dell’imperativo: creare e salvare spazio.
Scarpe sparse per la casa, cuscini da salotto, pleid da divani (mentre alla sera si vede un film), ma anche gli accessori sportivi delle attività ricreative pomeridiane dei figli; insomma, talvolta richiamare all’ordine non basta. Anzi, forse il problema è un altro: ancora una volta, serve spazio. Eliminati (anche per questione di tasca) vari, superflui barocchismi decorativi, ecco che la soluzione degli ultimi decenni (e lo sarà ancora per molto) ha un nome di origine svedese, ma familiare in tutto il mondo: Ikea.
In passato, la convenienza (magari, eccessiva) poteva essere sinonimo di pessimi materiali a comporre il mobile, oltre a tanto spartano. Non è così oggi, dove un po’ per i tempi, il minimalismo incontra la necessità di una sobria eleganza: un po’ come il colore grigio nell’abbigliamento, per star bene su tutti e in qualsiasi immobile che aspiri a dichiararsi vivibile.
Oltre a montarsi da soli (a seconda del talento), i mobili Ikea rappresentano l’idea – l’assonanza è legittima – per risolvere qualsiasi problema di ampliamento della zona di “camminamento” tramite ante, pannelli e composizioni leggere alla vista e al portafoglio. Inoltre, è ricca la gamma di accessori stessi di cui si è arricchito il catalogo: un design che è oramai una lingua comune e riconoscibilissima, in grado di dare il suo contributo ad ogni occasione.
Ecco, dunque, che se risulta impossibile trovare una sistemazione a quel cuscino o a quel plaid (per non parlare delle coperte che vagabondano per la casa durante l’inverno), basta un piccolo tavolino, se brandizzato Ikea: all’apparenza sembra un cesto da basket (ed è anche rosso, tra le colorazioni disponibili). Si chiama KVISTBRO, il tavolino/contenitore, bello anche da lasciar vuoto per dar sfoggio al delicato design in filo di metallo ed emanare una sensazione di spazio. Ottimo sia in salotto, vicino al divano o alla poltrona, come nella stanza da letto. Le misure: 44 cm in altezza per 42 cm di diametro del coperchio/piano. A soli 30 euro.