Per evitare il pagamento delle tasse di successione molti italiani usano il trucco della donazione. Funziona veramente?
Testamento o donazione, cosa rimane più conveniente? Ci sono diversi aspetti da considerare prima di prendere una decisione e pianificare il passaggio del patrimonio da genitore a figli. La preoccupazione maggiore riguarda la tassa sulla successione.
Le tasse di successione che paghiamo in Italia hanno un importo minore rispetto a quelle previste in altri Paesi Europei che le prevedono. Per le eredità in linea diretta (genitori-figli ad esempio) l’aliquota è del 4% per i patrimoni superiori a 1 milione di euro. L’aliquota maggiore in caso di diversa parentela arriva al massimo all’8% mentre la soglia del pagamento tra fratelli è di 100 mila euro. Al di sotto delle citate cifre non si paga la tassa di successione mentre non si distingue tra milionari e miliardari.
Donazione o testamento, quale conviene maggiormente?
La normativa rende esenti dalla tassazione i titoli di Stato italiani ed equiparati. Sui beni immobili, invece, si pagano le tasse di trascrizione e catastale con aliquota massima del 3%. Per corrispondere le tasse di successione, gli eredi dovranno dichiarare le entrate entro dodici mesi dall’apertura della successione. Per limitare le spese meglio donare i beni quando il genitore è ancora in vita?
Il dubbio viene presto sciolto, la tassazione della donazione e della successione non varia. Il prelievo fiscale è identico sia che il padre doni la casa al figlio sia che la inserisca nel testamento. Come accennato per la successione, dunque, anche la donazione prevede l’esenzione al di sotto di 1 milione di euro se il trasferimento avviene il linea retta e di 100 mila euro tra fratelli e sorelle.
Poi ci sono altre imposte da versare ossia l’imposta di registro, catastale, ipotecaria, sempre identiche tra successione e donazione. Il discorso non cambia per le spese notarili. L’atto notarile è indispensabile sia per la donazione che in caso di testamento. La fiscalità, dunque, non permette di capire se sia più conveniente l’uno o l’altro sistema di trasferimento dei beni.
L’unica differenza reale è che con la donazione il passaggio della proprietà è immediato mentre con la successione occorrerà attende la morte del donatore. La successione, poi, è sempre revocabile dato che il testamento si può modificare o distruggere mentre la donazione non lo è. Infine, se dovessero esserci più eredi la successione determina una comunione per quote indivise che rende più difficile la gestione del bene.