Tari, le nuove norme spaventano tanti: cosa succede adesso se non la paghi

Che cosa devi assolutamente sapere per quanto riguarda la Tari, ci sono importanti cambiamenti.

La tassa della Tari, se non viene pagata, può portare a una serie di conseguenze e sanzioni, come conseguenza del decreto 87 del 2024. Di che cosa parliamo? Cerchiamo di capirlo insieme grazie a questo articolo.

Iniziamo dicendo che la Tari è la tassa sui rifiuti che i cittadini devono pagare, ma che può capitare di essere dimenticata. Essendo però un’imposta, il non pagarla comporta delle multe, come spiega il decreto Sanzioni, decreto 87 del 2024, che ha modificato anche le sanzioni applicabili ai tributi locali.

Tari, le conseguenze del mancato pagamento

La Tari è la tassa sui rifiuti, il tributo è destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, il cui pagamento è d’obbligo per tutti i cittadini e le imprese che possiedono un immobile, sia ad uso abitativo sia a uso commerciale. Questa tassa non è uguale per tutti, ha una data di scadenza decisa dal Comune

calcolatrice e fogli
Tari, le conseguenze del mancato pagamento – designmag.it

E’ diviso in due rate, ma si può anche accordare tre rate, e comunque il pagamento avviene tramite i bollettini pre-compilati che vengono spediti ai cittadini. Per la casa disabitata, senza utenze allacciate e senza mobili e suppellettili vi è l’esenzione. Il decreto Sanzioni prende come punto di riferimento la normativa europea ed ha come obiettivo quello di le sproporzioni tra il tributo non pagato e le sanzioni applicate, riducendo un cumulo giuridico in caso di stato di necessità.

In caso di ritardi dei pagamenti, il Comune invia un sollecito al contribuente, ma poi si passa alle sanzioni, il cui importo e i rischi dipendono dal ritardo con cui viene regolarizzata la situazione. L’importo della sanzione può però essere alleggerito grazie allo strumento del ravvedimento operoso, per il quale il cittadino deve versare, oltre al tributo non pagato, una sanzione stabilita in misura ridotta e gli interessi calcolati sull’importo non pagato al tasso legale vigente. L’importo della sanzione dipende dall’importo dell’imposta originariamente non pagata e la scadenza originaria dell’imposta non pagata.

Diverso dal ritardo è il caso in cui cui l’intero importo dovuto non venga pagato entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso di accertamento: in questo caso, quest’ultimo diventa esecutivo, e all’importo originario vengono applicate sanzioni, interessi e oneri di riscossione. In caso di mancato pagamento di un debito al Comune, quest’ultimo può avviare una procedura di esecuzione forzata.

Ciò significa che il Comune può rivolgersi al tribunale per ottenere il soddisfacimento coattivo del proprio credito. Il tribunale ha la facoltà di disporre diverse misure nei confronti del debitore, tra cui il pignoramento dei suoi beni, il fermo amministrativo di veicoli e, nei casi più gravi, l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile di proprietà del debitore.

Il calcolo della Tari si può fare online per tutti i Comuni, ma se non si riceve è necessario informarsi autonomamente; solo c’è da considerare un caso: la Corte di Cassazione con l’ordinanza 17234 del 15 giugno 2023 ha ribadito che per il mancato pagamento della Tari si applica la prescrizione breve in 5 anni e non il termine ordinario di 10 anni previsto dall’art. 2946 c.c.

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