Arriva finalmente uno sconto sulle tasse: meno 73% sulla TARI, la tassa per la spazzatura. Ecco come fare per approfittare dell’occasione unica.
Uno sconto così non si era mai visto prima: un 78% in meno sulla Tari, la tassa per la spazzatura. In un clima in cui le tasse continuano ad attanagliare gli italiani, arriva questa notizia a portare una boccata d’aria fresca, una manovra pensata apposta per aiutare gli italiani in vista del periodo più brutto dal punto di vista fiscale, ovvero proprio quello di pagare le tasse. La tassa sui rifiuti, comunemente nota anche come Tari, è la tassa relativa alla gestione dei rifiuti in Italia. I ricavati della tassa sono adibiti al finanziamento dei costi di servizio di raccolta e smaltimento rifiuti da parte dei Comuni.
Ogni locale o area scoperta, suscettibile alla produzione di rifiuti urbani, è obbligata a pagare la tassa, quale che sia l’uso del locale o dell’area interessata. In poche parole, qualsiasi luogo che potrebbe generare spazzatura è soggetto alla Tari, sia abitazioni che locali commerciali. La tassa è stata istituita nel 2014 in sostituzione delle vecchie Tariffa di igiene ambientale (TIA), Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) e Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES). Ogni Comune può autonomamente proporre una riduzione o esenzione dal pagamento della Tari per le utenze non domestiche, ai cittadini in difficoltà economica o per le abitazioni con un singolo abitante.
Tari 2024: sconto del 78% imperdibile, ecco come ottenerlo
Proprio questo sta succedendo nel Comune di Limbiate, dove l’amministrazione ha deciso di abbassare di quasi tre quarti il costo della tassa sui rifiuti. La decisione è stata recentemente presa dalla giunta comunale, che ha approvato una delibera che prevede lo sconto del 73% soltanto, però, per alcune categorie. Potranno godere dello sconto soltanto le piccole attività presenti sul territorio cittadino, a patto che siano state già operanti nel 2023 e che lo siano ancora tutt’oggi. Sono inclusi nella misura tutti i locali ad uso commerciale dove si attua la vendita di beni e/o servizi: locali di ristorazione, di servizi alla persona, o comunque qualsiasi locale che abbia una vetrina su strada in locale autonomo o al pian terreno di un edificio.
Dall’agevolazione sono esclusi soltanto due tipi di locali: quelli volti al commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop) e quelli nella quale vengono gestite attività connesse alla lotteria, scommesse, giochi con vincite di gettoni o denaro (come sale slot). La misura è volta ai piccoli commercianti, dunque sono esclusi anche i centri commerciali e tutti i punti di distribuzione con superficie maggiore di 2.500 mq. Infine sono esclusi anche tutti coloro che non sono in regola con i pagamenti Tari degli anni precedenti. Lo sconto del 73% sulla Tari costerà al comune la bellezza di 88.432 euro, una cifra che però potrà agevolare tutti i piccoli commercianti della città.