Le persone che si circondano di un numero spropositato di animali potrebbero essere vittime di una preoccupante sindrome.
Il numero degli animali domestici, negli ultimi anni, è cresciuto enormemente. Sono sempre di più le persone che decidono di colorare la loro vita con la presenza di un tenero amico a quattrozampe. Non c’è niente di male in questo. Anzi, si tratta di un modo per promuovere le adozioni e salvare tante anime in difficoltà. Alcune famiglie riescono ad accogliere una sola creaturina, altre, invece, mettono in atto una scelta più drastica e si circondano di due o tre quadrupedi.
Il problema sorge nel momento in cui la situazione sfugge di mano. Ci sono individui che, nella loro casa, danno asilo a decine e decine di animali. Tale comportamento può essere inquadrato in una sindrome vera e propria.
Una casa invasa dagli animali: la preoccupante sindrome
L’amore verso gli animali può essere smisurato. Ci sono persone che mettono al primo posto i bisogni dei loro animali domestici. Sono pronte a spendere cifre considerevoli dal veterinario e a dedicare il tempo libero al rapporto con il cane o il gatto. In alcuni individui, però, questo comportamento diventa estremo. Perdono il controllo della situazione e cominciato ad adottare un numero sempre maggiore di creature.
Tale atteggiamento rientra in una sindrome chiamata ‘Sindrome di Noè’. Ha delle caratteristiche ben precise e può compromettere la vita dei pazienti che ne soffrono. Questi ultimi non ne sono consapevoli. Dicono di amare gli animali, ma non riescono a porre dei limiti. L’ambiente domestico non è più pulito e accogliente, ma sporco e malsano, con infestazioni di pulci, zecche e acari. Lo spazio diminuisce e i soldi non sono sufficienti per curare tutti gli ospiti. La vicenda assume un carattere rilevante anche per la salute pubblica.
I diretti interessati possono andare incontro a dei problemi legali. In Italia, infatti, l’accumulo di animali è considerato un reato. La pratica in questione può essere annoverata tra le forme di maltrattamento. La causa, ovviamente, risiede nella psiche. Le persone che sviluppano la sindrome, nella maggior parte dei casi, avvertono un vuoto dentro di loro. Si sentono perse e incapaci di costruire la loro autostima.
Il legame con gli animali rappresenta, in apparenza, un’ancora di salvataggio. Dà loro uno scopo e un impegno a lungo termine. Fanno fatica a rapportarsi gli altri, ma non vogliono restare da soli. Questa ossessione, se non curata, può raggiungere livelli molto seri. Di solito, tende a peggiorare con il passare dei mesi e degli anni.