Il futuro del nostro pianeta è incerto, tra crisi climatica e inquinamento ambientale e questi argomenti sono stati al centro di un visionario contest dal titolo Spaceship 2, il workshop di Quasar Institute for Advanced Design, l’accademia romana che ha coinvolto docenti e allievi in un laboratorio della durata di due settimane. L’idea ha dato origine ad uno storytelling che narra le possibili evoluzioni di un pianeta in crisi attraverso illustrazioni 2D e 3D. Alla fine la sfida è tata vinta dal gruppo che ha portato il progetto Plastic Patch.
Il concept è stato ideato dal cofondatore di Quasar e direttore scientifico dell’accademia, Benedetto Todaro, per entrare nel vivo delle questioni ambientali, dall’emergenza pandemica al futuro del pianeta Terra. La domanda è stata: come sarebbe un viaggio nello spazio fatto da un equipaggio dotato delle più avanzate capacità tecniche, senza privarsi della propria umanità.
E gli allievi hanno dato vita a un racconto per immagini e testi come se fosse un diario di bordo realizzato durante un’ipotetica missione spaziale lanciata per dare un nuovo futuro al Pianeta.
A premiare i vincitori una giuria d’eccellenza, con nomi di lustro come quello di Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace Italia, e di Giuseppe Ottavianelli, responsabile della Sezione Applicazioni dell’Agenzia spaziale europea – Esa.