Superbonus ristrutturazione, la misura è valida anche per ruderi e case diroccate?

Novità sul Superbonus, la ristrutturazione è agevolata, ma davvero su tutti gli immobili? I dettagli in merito alle decisioni del documento.

Il 26 giugno è stato aggiornato il documento che organizza i bonus edilizi e le relative modifiche sugli importi e sugli iter. Si è ormai detto addio sul Superbonus 110%, un’agevolazione che aveva permesso a gran parte degli italiani di ristrutturare casa e migliorare la classe energetica nel periodo post Covid. La decisione da una parte andava a ripristinare un mercato che altrimenti si sarebbe spento e dall’altra portava l’Italia verso la tanto citata transizione ecologica su cui punta l’Europa da anni.

Adesso il Superbonus passa al 90%, non più conveniente come la precedente agevolazione ma comunque ottimo nel caso si abbia bisogno di fare il passo. La situazione economica che ha messo in dura crisi la popolazione del nostro Paese ha frenato le spese, bloccato la gran parte dei mercati e creato un calo di turismo fino al 30% rispetto alla media degli anni precedenti. Lo Stato ha dichiarato di non potersi permettere ancora un anno di Superbonus 110%, motivo per cui è stata necessaria una riduzione, motivo per cui ci si aspetta un drastico calo delle richieste per questi ultimi 6 mesi dell’anno.

Buone notizie per fare richiesta del Superbonus 90%: l’ok per i ruderi e le case diroccate

In realtà, però, ci sono buone notizie per coloro che avevano pensato di farne richiesta. Questo perché il bonus si espande a tipologie di strutture che prima non erano coinvolte. Sarà infatti disponibile anche per case diroccate e ruderi. In sostanza, per chi è possessore di case inutilizzate poiché troppo rovinate dal tempo per ristrutturarle, adesso potrà avere occasione di investimento sfruttando il Superbonus al 90%.

Per la condizione di totale o parziale inagibilità degli edifici interessati, questi ultimi sono del tutto privi di attestati di prestazione energetica (APE), motivo per cui rischiavano di rimanere completamente estranei al bonus.

Superbonus, le novità del documento
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In realtà, una circolare ha voluto specificare che tutti gli interventi di demolizione e ricostruzione messi in atto per questa tipologia di fabbricato possano essere inglobati a pieno titolo tra quelli riconducibili alla ristrutturazione edilizia. Al termine degli interventi l’edificio deve raggiungere  una classe energetica in fascia A.

Inoltre, per risolvere la questione dell’APE (di cui è consentito l’esonero solo per quella iniziale, ma non per quelle in itinere), è stato decisa la necessità di dimostrare con relativa relazione tecnica che nel suo stato iniziale l’edificio era dotato di un impianto di riscaldamento.

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