Ci sono brutte notizie per chi ha sfruttato i vantaggi economici ristrutturando la propria casa con il Superbonus e vuole venderla dal 2024.
Il governo Meloni ha cercato di arginare le spese sostenute a livello statale per via dei lavori del Superbonus al 110% introducendo una novità che di certo non piacerà a tutti quei proprietari di un immobile che hanno effettuato dei lavori di ristrutturazione beneficiando, appunto, di questa agevolazione introdotta dal governo Conte.
Quindi cosa debbono aspettarsi i proprietari di casa che vogliono vendere dal 2024 la propria abitazione ristrutturata con il Superbonus 110%? Vediamolo nel dettaglio di seguito.
Novità Superbonus, dal 2024 succede questo
Anche se ci sono delle eccezioni, che passiamo a vediamo più avanti, ecco quello che spetta già ai proprietari di una casa a cui sono state apportate delle migliorie e che quindi è stata interessata da una qualsivoglia tipologia di ristrutturazione pagando le spese con l’agevolazione fiscale nota a tutti con il nome di Superbonus 110%.
Il Superbonus 110% consisteva nella possibilità di svolgere i lavori di casa per la ristrutturazione praticamente quasi a zero spese da parte del proprietario. E infatti sono stati tanti coloro che hanno approfittato di questa opportunità offerta dal governo Conte.
Con l’entrata del governo Meloni, però, si è deciso di stringere le maglie e di rimettere a posto il bilancio. Dunque il beneficio si è ridotto diventando prima il Superbonus 90% e poi il Superbonus al 70%.
Inoltre è stato deciso di tassare coloro che vendono la casa ristrutturata con il Superbonus 110% dal 2024. La regola è già attiva fin dal primo di gennaio 2024 ed è stata concepita in modo che la plusvalenza sulla vendita della casa effettuata entro dieci anni dai lavori di ristrutturazione con il Superbonus 110% sia tassata.
In pratica in questo modo, con la maxi tassa per i proprietari di immobili ristrutturati, il denaro può tornare nelle casse dello Stato. Come detto prima, però ci sono anche delle eccezioni.
Quindi diciamo che i proprietari di casa che vendono un immobile ristrutturato con il Superbonus 110% dovranno pagare la tassa sulla plusvalenza. Cioè sulla differenza di prezzo del valore dell’immobile prima e dopo i lavori di ristrutturazione. Questo è valido solo entro dieci anni dai lavori (se vendono dopo dieci anni la norma decade)
La tassa applicata è del 26% sul guadagno realizzato rispetto al valore di acquisto della casa. Fanno eccezione gli immobili che le persone ereditano per successione. Oppure quelli ottenuti grazie a donazione. Oltre alle case adibite ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari.