Superbonus approvato nella legge di Bilancio 2025 anche per le spese sostenute nel 2023

La Legge di Bilancio 2025 ha chiarito degli aspetti relativi al Superbonus. Approvato anche per le spese sostenute nel 2023. 

L’introduzione della detrazione fiscale per gli interventi edilizi che chiamiamo Superbonus risale a quattro anni fa. Sin da subito è risultata una delle agevolazioni più interessanti per le famiglie italiane, e al tempo stesso una delle più discusse. Dal 2020 in poi infatti ha ricevuto diverse modifiche, passando dal 110% delle spese al 70% per i lavori eseguiti dopo una certa data.

Tra le variazioni che più hanno confuso le famiglie c’era però anche quella relativa al recupero del bonus fiscale. Inizialmente per le spese edilizie relative al 2020 la detrazione era da ripartire su cinque quote annuali di pari ammontare. Per l’anno successivo la procedura rimasta uguale, ma per le spese sostenute nel 2022 il superbonus ha previsto la detrazione in quattro rate annuali.

Questa procedura ha ricevuto a sua volta una correzione con il DL n 11/2023, secondo cui invece il recupero del bonus si poteva prevedere anche su un arco di dieci anni. Una possibilità riservata a chi avesse usufruito del superbonus al 110% senza avvalersi dello sconto in fattura. Il 2023 tuttavia finora era rimasto un’annata ambigua da questo punto di vista.

Come recuperare il superbonus per le spese del 2023

Un chiarimento definitivo per i beneficiari della detrazione è arrivato all’interno della Legge di Bilancio 2025. Dopo la correzione prevista per gli interventi del 2022 infatti il DL 39/2024 aveva introdotto delle misure previste per le spese relative all’anno corrente e a quelli successivi. Il 2023 non era citato in nessuno dei due decreti legge, il che aveva portato a diversi dubbi.

Progetto edilizio
Come recuperare il superbonus per le spese del 2023 – (designmag.it)

La Legge di Bilancio 2025 invece ha optato per allineare questa annata al 2024, prevedendo perciò di spalmare la detrazione su dieci quote annuali. La manovra ha già ricevuto l’approvazione della Camera e per renderla esecutiva manca solo il voto del Senato, previsto per il 28 dicembre. Possiamo però dirci praticamente certi del fatto che il sistema delle 4 quote ormai sia archiviato.

Un possibile problema riguarderebbe il fatto di rendere retroattiva una norma che risulta già in ritardo sui tempi. La prima rata spettante ai beneficiari infatti risulterà nelle dichiarazioni dei redditi del 2024, ma il nuovo sistema entrerebbe in vigore solo l’anno successivo. Di conseguenza c’è da capire come si potrà attuare il ricalcolo, se sulla parte restante o sull’ammontare intero.

Per usufruire del Superbonus come negli anni scorsi serve applicare la detrazione nel Modello 730 o nel Modello Redditi. Dal 17 febbraio 2023 infatti è decaduta la possibilità di richiedere lo sconto in fattura, valida invece per i lavori eseguiti in precedenza.

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