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Perché un’architettura si compenetri con la natura si posso percorrere diverse vie. Si possono usare i materiali del luogo per costruire il progetto come faceva Wright nella celebre Casa sulla Cascata; si può scegliere di compenetrare l’architettura con l’ambiente circostante dove una diventa parte dell’altra. Oppure si può scegliere di lasciarsi ispirare dalla conformazione territoriale e da ciò che circonda il sito della costruzione com’è avvenuto in Ungheria nella zona di Balatonakarattya dove lo Studio Munkacsoport.net ha progettato la Dimora Estiva su Pilastri, completamente ispirata alle forme cilindriche degli alberi che la circondano ma di gusto contemporaneo e razionalista.
L’architettura contemporanea si è contraddistinta per un certo tipo di progettazione che, non solo in ambito urbano, si è imposta prepotentemente con forme elementari, geometriche e solide che ben si distinguono dalla zona circostante, che sia naturale o urbana, proprio perché non si è mai posto l’accento sul dialogo col territorio. Questa Summer House su pilastri invece è particolare proprio per questo motivo: pur essendo struttura moderna, con cemento vista e volumi geometrici marcati, la scelta di riprendere l’ambiente circostante per determinare la scelta della composizione architettonica, ha giocato un ruolo fondamentale per integrare questa struttura così “urbana” in un contesto naturale come la foresta ungherese.
Concept e curiosità
Circondata da abeti, la casa appare come un struttura soprelevata dal terreno da esili pilotis realizzati con la struttura e le dimensioni proporzionate ai tronchi circostanti diventando parte integrante “artificiale” della foresta. Nonostante questo tipo di architettura venga impiegato normalmente in posti in cui è frequente l’arrivo di inondazioni ed alluvioni, per preservare la casa dai rischi, come in Indonesia, in questo caso gli architetti, ne hanno attribuito un puro utilizzo estetico.
La particolarità che distingue quest’integrazione è stata la scelta di adattare il perimetro della casa, fin dalle fondamenta, allo spazio libero tra una pianta e l’altra. Di fondamentale importanza per questa decisione è stato anche il terreno che, proprio nel punto in cui è stata realizzata l’abitazione, presenta una vegetazione più rada che ha permesso di avere un più ampio spazio di lavoro per progettare e costruire le forme.
Tra la totale immersione nella natura ed il fatto che la dimora si presenti soprelevata dal suolo, gioca a favore della bellezza di quest’architettura la struttura realizzata a pensiline che, compenetrandosi tra esterno ed interno, danno origine ad un terrazzo con una vista panoramica sulla vegetazione circostante fino al Lago Balaton, sul quale si affaccia uno dei due versanti.
L’interno e l’esterno
La Summer House è progettata pensando a geometrie squadrate dove le linee si compenetrano in un gioco di angolature e materiali che si sviluppano sui toni del bianco e del nero, colori neutri che lasciano ampio spazio alle tonalità circostanti del bosco e danno maggior visibilità al lavoro architettonico.
I pilotis di cui abbiamo parlato, oltre a soprelevare la struttura, formano una terrazza a livello del suolo sempre sull’esterno, diventando, oltre che colonne portanti, anche un recinto virtuale della dimora.
Per quanto riguarda il design dell’interior, si presenta pulito ed ampio: una finestra a nastro al piano superiore è stata realizzata per garantire, a livello visivo, la stessa unione “interno-esterno” ripetuta nel concept di tutta la struttura.
Un curiosità riguarda la forma piatta del tetto che copre Summer House: le normative edilizie degli anni venti infatti, obbligano i progettisti a realizzare le abitazioni del luogo con la tipica tettoia a falda. Summer House si trova però in posizione territoriale agevolata, essendo proprio nel confine che ha permesso di scavalcare questo tipo di copertura in favore di quella piana.
In ultimo, elemento importante per l’elaborazione dell’interior, è il camino posto centralmente nella dimora che ha duplice funzione sia di focolare che di barbeque estendendosi verso il piano superiore. Attorno ad esso, le zone living del piano inferiore e quelle da letto del piano superiore, sono state lasciate molto libere di modo da conferire un senso di propensione verso l’esterno e libertà di movimento.