Il subaffitto della propria casa è legale ma solo all’interno di alcuni termini di legge: quali sono e quali obblighi comporta il subaffitto?
Cominciamo con il chiarire che la sub locazione di un immobile consiste nel dare in affitto a terzi la totalità o una porzione dell’immobile di cui si è affittuari. Si tratta di una soluzione estremamente vantaggiosa quando c’è la necessità di abbattere i costi di un canone d’affitto molto oneroso oppure quando un locatario si rende conto di non poter più sostenere le spese d’affitto che fino a qualche mese prima risultavano sostenibili.
Come accennato esistono due tipi differenti di sublocazione. La sublocazione totale consiste nel dare in affitto la totalità dell’immobile di cui si è affittuari e costituisce un’alternativa a cui si ricorre poco spesso. Il motivo è che il subaffitto totale implica che il primo affittuario debba trasferirsi in un’altra abitazione scegliendo di mantenere a proprio nome il contratto d’affitto della casa che intende subaffittare.
La seconda possibilità, quella sfruttata più di frequente, consiste nel dare in sublocazione una stanza o due di un appartamento molto grande, all’atto pratico dividendo il canone totale di affitto con un altro inquilino.
Quando è possibile subaffittare legalmente un’abitazione?
Vale la pena chiarire subito un punto: che il subaffitto sia totale o parziale è legale solo se il proprietario dell’immobile viene informato dell’entrata di un secondo inquilino nella sua proprietà. Nel momento in cui riceverà la comunicazione da parte del suo inquilino, il proprietario avrà 30 giorni per avallare la decisione oppure per rifiutare il proprio permesso.
Per quanto riguarda la durata del subaffitto bisogna dire che un contratto di subaffitto può coprire lassi di tempo molto vari, a totale discrezione dei due inquilini. Naturalmente il contratto di subaffitto non può durare più del contratto di affitto del primo inquilino e il motivo è assolutamente logico: non si può imporre la presenza di un secondo inquilino a un nuovo affittuario.
La sublocazione totale è legale solo se questa possibilità è menzionata nel contratto di affitto. Considerando che molto raramente questa clausola viene inserita, è facile capire quanto rara sia questa forma di sublocazione. Se si vuole comunque tentare questa via è possibile chiedere un’autorizzazione scritta dal proprietario dell’immobile con cui viene concesso il diritto alla sublocazione totale.
La sublocazione parziale può essere limitata anche a poche ore al giorno o a pochi giorni la settimana, ed è sempre legale a mano che non sia espressamente vietata nel contratto di locazione firmato dal primo inquilino.