Di recente, è stata diffusa una notizia che lascerà tutti gli italiani sorpresi: le caldaie in casa devono essere obbligatoriamente sostituite.
La caldaia è un impianto di riscaldamento essenziale per la vita quotidiana di una famiglia, poiché consente di riscaldare l’acqua dei termosifoni e l’acqua sanitaria. Qual è allora l’origine della preziosa caldaia? Innanzitutto, bisogna ricordare che in passato le caldaie utilizzavano altri combustibili, come ad esempio il legno o il carbone. In modo particolare, il legno è stato il principale combustibile nel XVIII secolo; il carbone invece lo ha sostituito nei 150 anni successivi.
Tuttavia, i combustibili liquidi del XX secolo hanno gradualmente eliminato il carbone. Attualmente, la maggior parte delle caldaie funziona tramite il gas metano, che è un combustibile che rilascia delle sostanze inquinanti.
Finisce l’Era delle caldaie: ora c’è l’ufficialità
L’Unione Europea ha deciso di eliminare gradualmente le famose caldaie presenti nella maggior parte delle case europee. In modo particolare, dal 14 marzo 2023 è partito l’iter che porterà nei prossimi anni alla sostituzione degli apparecchi inquinanti. Questa nuova direttiva europea, che è stata chiamata “Case green”, dovrà ora affrontare l’ultimo passaggio legislativo: il consueto negoziato tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione. Il 7 dicembre 2023 si è infatti svolto un incontro molto importante, durante il quale è stata scritta la bozza definitiva del testo. Ad ogni modo, l’iter burocratico prevede che entro due anni gli Stati membri debbano recepire il nuovo regolamento, perciò la direttiva dovrebbe entrare in vigore non prima del 2025.
Cosa prevedono allora le nuove regole? L’obiettivo principale di queste riforme europee è quello di ridurre del 55% le emissioni di CO2 nell’atmosfera, rispetto a quelle emesse nel 1990. Il traguardo deve essere quindi raggiunto entro il 2030, attraverso una serie di cambiamenti epocali. E non solo: l’Europa ha preparato anche un piano estremamente ambizioso, che prevede la riduzione del 100% delle emissioni nocive entro il 2050. Non sarà assolutamente facile avviare una transizione energetica di questa portata, poiché l’industria e le famiglie avranno bisogno di enormi aiuti economici per avviare il cambiamento.
La direttiva europea prevede quindi un programma a tappe, il cui scopo è permettere a tutti di sostituire gradatamente gli apparecchi inquinanti. Il primo passo da compiere è quello della riqualificazione degli immobili, poiché oggi emettono il 40% dei gas nocivi. Successivamente, si dovrà lavorare sul miglioramento dell’efficienza energetica. Va inoltre ricordato che in Italia ci sono più di 9 milioni di edifici che inquinano enormemente l’atmosfera. Per quanto riguarda le caldaie, le nuove regole europee vietano l’installazione di caldaie a gas e a combustibili fossili dal 2025. La direttiva prevede inoltre l’installazione di 10 milioni di pompe di calore entro il 2030, come alternativa ideale alle caldaie tradizionali.