Una nuova spesa obbligatoria potrebbe presto gravare sulle spalle delle famiglie italiane.
Ecco l’ennesimo capitolo nella saga delle regolamentazioni che interessano il settore immobiliare. Dopo le direttive sulle case green, infatti, il focus si sposta ora sull’assicurazione contro le catastrofi naturali per le proprietà private.
Il Ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha recentemente annunciato che il governo sta valutando l’introduzione di un obbligo di assicurazione contro i disastri naturali anche per le abitazioni private. Questa mossa potrebbe significare un ulteriore aumento dei costi di mantenimento della casa per i cittadini italiani, già oberati da tasse sulla proprietà come la Tari e l’Imu per le seconde case.
Le ragioni dietro la decisione governativa
La decisione di introdurre tale obbligo assicurativo nasce dalla crescente frequenza con cui si verificano calamità naturali e dalla necessità di allinearsi a quei Paesi in cui il risarcimento dei danni è prevalentemente a carico delle assicurazioni private. Il governo italiano punta a una maggiore attenzione verso la prevenzione dei disastri naturali, argomento finora trascurato ma ritenuto fondamentale dal ministro Musumeci.
Sebbene inizialmente l’obbligo assicurativo sia stato introdotto solo per le aziende iscritte al Registro delle imprese nella legge di Bilancio 2024, sembra che presto possa essere esteso anche alle famiglie. Il ministro Musumeci ha sottolineato come sia importante proteggere la casa, bene essenziale della vita quotidiana, attraverso una polizza assicurativa adeguata.
La discussione sull’estensione dell’obbligo assicurativo alle famiglie è prevista in vista della legge di Bilancio 2025. Nel frattempo, si monitorerà attentamente l’esito del decreto legge sulla Ricostruzione post calamità presentato in Senato, che prevede rimborsi forfettari per i beni mobili danneggiati dalle alluvioni del 2023 nelle regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana.
Il costo dell’assicurazione contro gli eventi atmosferici varia significativamente a seconda del valore dell’immobile da assicurare e della sua ubicazione geografica. In media si stima un costo annuo compreso tra i 100 e i 120 euro; tuttavia questo importo può aumentare notevolmente in alcune zone più esposte ai rischi o per edifici più datati.
Questa proposta legislativa rappresenta un punto cruciale nel dibattito sulla gestione delle emergenze ambientali e sulla responsabilità individuale nella prevenzione dei danni derivanti da catastrofi naturali. La strada verso l’introduzione effettiva dell’obbligo sarà sicuramente oggetto di ampie discussioni politiche ed economiche nei prossimi mesi.