È vero, l’aceto è un fantastico prodotto naturale e un ottimo sostituto dei detergenti chimici. È ecologico, economico e utilissimo per eliminare il calcare o sgrassare le superfici. Ma non tutti sanno che può essere un nemico per alcuni materiali. Usarlo nei modi sbagliati può rovinare oggetti preziosi o superfici delicate, causando danni irreparabili.
L’altro giorno stavo aiutando mia madre a pulire la cucina, e come spesso capita, lei ha tirato fuori il suo “alleato numero uno”: l’aceto. Per lei è il rimedio magico per tutto: pavimenti, vetri, macchie… persino per sgrassare la cappa! Ma quando ho visto che stava per usarlo sul piano in marmo, sono intervenuta: “Mamma, no! Non usare l’aceto lì!”.
Lei, stupita, mi ha chiesto perché e, onestamente, non lo sapeva. Proprio per questo ho deciso di approfondire la questione e scoprire su quali materiali o oggetti l’aceto può fare più danni che benefici.
L’aceto, per quanto naturale, è un prodotto acido. Questa sua caratteristica è ottima per sciogliere il calcare o rimuovere macchie ostinate, ma può essere devastante per superfici o oggetti che non tollerano bene l’acidità. Prendiamo ad esempio il marmo o altre pietre naturali: l’aceto non fa altro che corrodere queste superfici, lasciando antiestetici aloni opachi o, peggio, veri e propri graffi.
E non è solo il marmo a soffrire. Hai mai pensato ai tuoi elettrodomestici? Lavastoviglie e lavatrici possono subire danni se l’aceto viene usato frequentemente. Certo, aiuta a eliminare il calcare, ma può anche attaccare le guarnizioni in gomma, compromettendo il funzionamento degli apparecchi nel lungo termine. Lo stesso vale per i piani di cottura in alluminio o gli oggetti in rame: l’aceto può ossidare questi materiali, facendoli perdere brillantezza o addirittura corrodendoli.