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Gli spremiagrumi di design rendono più bella la nostra cucina, anche perchè possono essere esposti quasi come fossero vere e proprie opere d’arte. Alcuni modelli, designati da artisti e designer di fama mondiale, sembrano celare la propria funzione principale per far posto all’estetica e al design. Tra i più noti, il Juicy realizzato da Philippe Starck per Alessi. Un oggetto d’autore, esposto persino al MOMA di New York. Una specie di ragno a tre zampe, con una testa a forma di goccia che serve per far scolare il succo direttamente nel bicchiere o in qualsiasi altro contenitore. Un prodotto in alluminio lucido, da sistemare anche su una mensola in salotto, perchè no?
Nel catalogo Alessi tanti altri spremiagrumi di design. Mysqueeze disegnato da Ronald Kreiter e ancora Mandarin di Stefano Giovannoni. Una specie di omino che richiamerebbe alla memoria di Diego Maradona.
Di plastica, di silicone, persino di legno, oggi gli spremiagrumi tradizionali hanno lasciato il posto a piccoli gioielli dell’arredamento in cucina. Turn Around by Muuto è uno di questi. Realizzato in legno di faggio non può essere rinchiuso in un cassetto, sarebbe un peccato. E non possiamo non citare Plum, lo spremiagrumi di Tom Dixon, realizzato in vetro soffiato a bocca e tagliato a mano. Un prodotto adatto anche per realizzare cocktail, aperitivi e drinks.
Accanto ai modelli manuali, esistono oggi anche apparecchi elettrici che oltre a rendere meno faticoso il lavoro, sono anche belli da vedere. Alcuni sono dotati di setaccio regolabile per la separazione della polpa e contenitori graduati di dimensioni differenti. Vita, spremiagrumi by Bugatti, ha un design particolarmente ergonomico con un corpo incernierato ad un’asta che può ruotare di 60° permettendo al succo di essere versato. Un prodotto sicuro e affidabile.
E poi ci sono i classici spremiagrumi con manico, prodotti in plastica colorata, da tenere appesi in cucina accanto a tutti gli altri utensili, e quelli con un’originale forma conica, ideali per limoni poichè possono essere inseriti al cuore dell’agrume senza tagliarlo, evitando così fastidiosi schizzi.
