Spese per l’acquisto di casa: ti vengono rimborsate con questo bonus fortemente consigliato dai CAF

In tanti si scontrano con le difficoltà di acquistare una casa. Oggi vi spiegheremo come ottenere una parte di rimborso

L’acquisto di una casa è un passaggio cruciale nella vita di ciascuno di noi. Si tratta di qualcosa che va a impattare pesantemente sulla sfera emotiva perché può rappresentare un cambiamento radicale sulle nostre esistenze. Ma, ovviamente, è cruciale anche e soprattutto sotto il profilo economico. Oggi vi spiegheremo come è possibile ottenere un rimborso sulle spese che sosteniamo per acquistare un immobile.

Come è noto, peraltro, negli ultimi anni, il mercato immobiliare ha subito diversi scossoni, frutto dei rincari dovuti a una speculazione edilizia galoppante. Non solo. C’è il tema, molto preoccupante, dei mutui. Soprattutto i liberi professionisti (quindi coloro i quali non hanno una busta paga) e soprattutto i giovani possono scontrarsi con difficoltà molto grandi per ottenere l’accensione di un mutuo, spesso fondamentale per l’acquisto di una casa.

Peraltro, quando si parla di acquistare una casa, di qualsiasi tipo essa sia, l’importo che dovremo elargire al proprietario è solo una delle spese che vanno sostenute. Vi sono infatti una serie di spese che potremmo definire “collaterali” ma che, evidentemente, vanno a impattare ulteriormente sui costi definitivi.

Come ottenere il rimborso per le spese di acquisto di una casa

L’imposta di registro sul preliminare di compravendita di un immobile è un tema che spesso genera dubbi, soprattutto in relazione alla sua eventuale detraibilità e rimborsabilità. Quando si firma un contratto preliminare, noto anche come compromesso, il futuro acquirente di un immobile deve versare una serie di somme, tra cui l’imposta di registro. Questo costo è fissato a 200 euro, una cifra stabilita dalla legge per la registrazione del preliminare presso l’Agenzia delle Entrate.

Come ottenere il rimborso per le spese di acquisto di una casa
L’imposta di registro sul preliminare di compravendita di un immobile – (designmag.it)

Una domanda comune riguarda la possibilità di detrarre questa imposta nella dichiarazione dei redditi. Purtroppo, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’imposta di registro versata in occasione del preliminare di compravendita non è detraibile. Questo significa che non è possibile recuperare tale somma sotto forma di detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi annuale.

Ci sono situazioni particolari in cui potrebbe essere possibile ottenere un rimborso, ma queste sono limitate a casi molto specifici, come ad esempio un errore materiale nella registrazione dell’atto o se la registrazione stessa è avvenuta per errore. Tuttavia, questi casi richiedono una valutazione attenta e una documentazione adeguata per dimostrare che l’errore è stato effettivamente commesso.

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