Forse non tutti sanno che le spese condominiali sostenute nel 2023 si potranno scaricare con il modello 730 del 2024.
Nella dichiarazione dei redditi, infatti, si possono aggiungere le voci per ottenere la detrazione spettante. Anche su alcune tipologie di spese effettuate vivendo nel condominio rientrano in questa opportunità.
Anche perché in genere la spesa per il condominio si aggira sui 100 euro al mese, e se alla fine dell’anno possiamo avere qualche benefit fiscale non fa certo male. Le spese sono di solito dovute per l’usufrutto delle aree e dei servizi i comune, come l’ascensore, la luce delle scale e altri.
Chi ha maggiori quote spende di più, e quando si aggiungono le spese per la manutenzione straordinaria si può davvero sborsare un bel mucchio di soldi. Ma proprio perché le spese straordinarie sono ingenti è anche vero che probabilmente rientrano in quei bonus che il Governo da qualche anno a questa parte ha promosso.
Spese condominiali, quali sono tutte quelle che si possono detrarre
Innanzitutto precisiamo che la detrazione spetta a più soggetti, se siamo in ambito condominiale. Gli sgravi fiscali son ottenibili infatti dai proprietari degli appartamenti, ma anche coloro che godono di un reale diritto sugli stessi, a seconda delle quote millesimali stabilite.
Nel modello 730 2024, che ovviamente andrà a riguardare le spese sostenute nel 2023, si possono inserire diverse voci:
- Interventi edilizi di ristrutturazione degli edifici e delle parti in comune (sia con bonus edilizi che senza);
- Superbonus (detraibile fino al 90% delle spese sostenute per lavori trainanti e trainati che elevano la classe energetica degli edifici);
- Ecobonus (detraibili per il 50-65% lavori con Ecobonus per cappotto termico, infissi, tetto, e tutti gli interventi che migliorano l’efficientamento energetico, impianti colonnine auto elettriche);
- Bonus verde (per lavori di spazi verdi comuni, piantumazione alberi e piante, progettazione e giardiniere, recinzioni, impianti di irrigazione);
- Bonus sicurezza e interventi di ristrutturazione (quindi sostituzione infissi, portoni blindati, impianti di allarme e di videosorveglianza, casseforti, ecc.);
- Sisma bonus (interventi per il recupero della sicurezza sismica detraibili dal 50 all’85%);
- Lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali (con bonus ristrutturazioni).
Per poter ottenere le detrazioni spettanti, ogni singolo interessato dovrà inserire nelle righe della documentazione del 730, cartacea o digitale, tutte le informazioni sulle spese sostenute, in base alla quota millesimata.
Invece l’amministratore del condominio dovrà effettuare i bonifici per le detrazioni fiscali, inserendo le causali dei versamenti e il codice fiscale del condominio o la partita iva. Sui documenti digitali, disponibili nel sito dell’Agenzia delle Entrate, l’amministratore dovrà compilare i campo “quadro E, sezione III”, con allegati i documenti relativi alle schede dei lavori effettuati e le quote inerenti ogni condomino.