In alcuni casi le spese condominiali possono essere rimborsate: quando si può chiedere il rimborso e cosa dice la legge?
La gestione economica di un condominio è sicuramente una questione delicata, soprattutto quando si tratta di sostenere spese straordinarie. Le spese straordinarie sono un tipo di onere che viene sostenuto una tantum (quindi non periodicamente) allo stato di conservare il bene immobiliare nelle sue parti comuni eseguendo manutenzioni, interventi di ristrutturazione o di miglioramento laddove necessario.
Ovviamente alcune spese straordinarie sono più urgenti di altre. Per fare un esempio, la riparazione di una ringhiera delle scale danneggiata in maniera grave è sicuramente più urgente della costruzione di un campo da tennis.
Secondo le norme che regolano la vita condominiale, le spese straordinarie possono essere sostenute solo a seguito dell’approvazione dell’assemblea dei condomini o al raggiungimento di un determinato quorum, inoltre dovrà essere richiesto e approvato un preventivo di spesa. Per questi motivi la prassi per il via libera all’esecuzione dei lavori può essere molto lunga e questo potrebbe certamente comportare il peggioramento della situazione per cui i lavori di intervento straordinario si rendevano necessari.
Quando si può chiedere il rimborso delle spese condominiali
In questi casi specifici un condomino può anticipare la cifra necessaria e far eseguire i lavori: avrà poi facoltà di richiedere il rimborso agli altri condomini, ma questo solo a determinate condizioni.
Il rimborso delle spese condominiali ordinarie è quasi impossibile da ottenere perché si tratta in genere di somme irrisorie che devono essere versate regolarmente e che tutti i condomini sono consapevoli di dover versare nel momento in cui decidono di acquistare o affittare casa in un condominio.
Le spese condominiali straordinarie possono essere rimborsate a un singolo condominio solo nel caso in cui egli abbia deciso di farsene completamente carico a causa dell’urgenza nel sostenere tali spese.
In pratica, se la casa di un condomino affaccia sul giardino condominiale la cui recinzione è stata danneggiata, il condomino può farla riparare a proprie spese senza passare per l’approvazione dell’assemblea, limitandosi soltanto a informare l’amministratore di condominio.
Dovrà poi dimostrare davanti al giudice che i lavori da eseguire erano strettamente necessari per la sicurezza e il mantenimento degli spazi comuni e che erano effettivamente urgenti perché, attendendo troppo a lungo, il possibile danno sarebbe diventato via via più grave con lo scorrere del tempo.
Per ottenere il rimborso il condomino dovrà quindi fare riferimento all’articolo 1134 del codice civile, che stabilisce il rimborso per quelle opere che “dovevano essere eseguite senza ritardo e senza possibilità di avvertire tempestivamente l’amministratore o gli altri condomini”.