Le spese condominiali sono, per definizione, spese che tutti i condomini devono sostenere. In alcuni casi però è possibile non pagarle.
Le spese condominiali rappresentano la misura economica con cui ogni condomino contribuisce alla manutenzione degli spazi comuni dello stabile in cui vive. Le quote condominiali vengono quindi utilizzate per la pulizia delle scale, la riparazione dei citofoni, la sostituzione delle lampadine nella tromba delle scale, alla cura delle aree verdi condominiali e a tutte le altre spese necessarie a mantenere uno stabile in buone condizioni.
In alcuni casi, come quello delle spese per la manutenzione dell’ascensore, la legge prevede che i condomini paghino quote diverse, che vengono calcolate in base ad altri principi. Nel caso dell’ascensore pagano di più i condomini che posseggono appartamenti a piani più alti e che quindi utilizzano l’ascensore più spesso e più a lungo di quelli che abitano al piano terra, che quindi pagheranno meno.
Quando è legale non pagare le spese di condominio?
Ovviamente l’ammontare delle spese condominiali varia da condominio a condominio sulla base dell’epoca, del pregio e della grandezza dello stabile e, in alcuni casi, possono essere piuttosto onerose. Fortunatamente la legge italiana concede ai condomini di non pagare le spese condominiali in tre specifici casi.
Difficoltà economiche: se un condomino si trova in una situazione di grave e dimostrabile difficoltà economica, può richiedere all’assemblea di condominio di essere esentato dal pagamento delle spese condominiali per determinati mesi. Dal momento che le spese non sostenute dal condomino dovranno essere ripartite tra gli altri condomini, sarà necessario ottenere dall’assemblea condominiale l’approvazione unanime di questa eccezione.
Utilizzo di un servizio solo da alcuni condomini: se le spese condominiali servono a pagare un bene, un servizio o la manutenzione di uno spazio a cui accedono soltanto alcuni condomini, gli altri condomini potranno essere esonerati dal pagamento di una percentuale delle spese condominiali, e in particolare dalla percentuale corrispondente a quel bene o servizio di cui non si usufruisce.
Spese troppo onerose: se l’assemblea di condominio vota per la realizzazione di opere o interventi particolarmente costosi nelle aree comuni, un condomino può legalmente rifiutarsi di pagare. Questo ovviamente a patto che si tratti di interventi accessori, non strettamente necessari alla manutenzione degli spazi o al buon funzionamento degli impianti condominiali. In pratica, se la spesa è onerosa e non necessaria, un condomino può rifiutarsi si sostenerla. Ovviamente, se l’assemblea condominiale ha stabilito di realizzare una piscina negli spazi condominiali, e un condomino decide di non contribuire alla sua realizzazione, dopo non potrà usufruire del bene.