Cosa succede quando ci si rende conto di aver pagato spese condominiali in più? La procedura per chiedere i rimborsi.
Esistono regole molto precise per la ripartizione delle spese condominiali, che vengono divise tra i condomini sulla base dei millesimi di proprietà di ognuno di loro. Ovviamente però può capitare che le spese vengano divise in maniera errata o che l’assemblea di condominio decida di approvare delle spese senza che sussistano le condizioni per farlo.
In questo caso – e solo in questo caso – un condomino può chiedere e ottenere di essere rimborsato per aver sostenuto spese che non avrebbe dovuto sostenere o che eccedevano le spese che invece gli sarebbero spettate. Come si scopre se effettivamente sono stati commessi degli errori e come ci si può tutelare chiedendo il rimborso delle spese in eccesso?
Come controllare le spese condominiali e chiedere i rimborsi
Ogni anno, al termine della chiusura dell’esercizio, l’amministratore di condominio ha il dovere di redigere il bilancio condominiale sottoponendolo all’approvazione dell’assemblea condominiale.
All’interno del bilancio saranno elencate tutte le spese che il condominio ha sostenuto nel corso dell’anno precedente, ma non si troveranno le cosiddette “pezze d’appoggio”, cioè documenti come scontrini e fatture che dimostrano l’effettivo pagamento delle somme inserite a bilancio, che invece saranno presentate a parte. Le spese generali saranno poi suddivise in millesimi, cioè ripartite tra i vari condomini sulla base delle tabelle millesimali.
Sempre all’interno del bilancio saranno ovviamente inserite tutte le entrate costituite generalmente dalle quote condominiali pagate dai condomini.
Sulla base del bilancio dell’anno concluso si redige inoltre il bilancio preventivo che, sulla base delle spese ordinarie e straordinarie previste per l’anno successivo, definisce in maniera più o meno precisa le spese che si prevede di sostenere l’anno dopo.
Ogni condomino ha il diritto di visionare e controllare il bilancio condominiale allo scopo di verificare che non ci siano imprecisioni e che non siano stati commessi errori di calcolo di alcun tipo. Ovviamente, per verificare le spese, un condomino dovrà anche prendere visione delle pezze d’appoggio, controllando l’ammontare di tutte le spese che sono state sostenute e la correttezza della loro divisione.
Se ci fosse qualche vizio di forma, per un errore di fatto o di dolo a causa del quale un condomino ha pagato più del necessario, allora potrà impugnare la delibera con cui l’assemblea ha approvato il bilancio.
C’è da specificare che i documenti relativi ai bilanci condominiali vanno conservati per 10 anni e, nel momento in cui un condomino volesse prenderne visione, l’amministratore di condominio sarà obbligato a mostrarli nella loro integrità, senza opporre alcuna resistenza. Nel caso non volesse presentarli si potrà ricorrere al tribunale affinché un giudice lo costringa a rispettare i propri doveri.