Le spese condominiali sono un aspetto sempre delicato della vita di comunità, cosa si può fare però quando qualcuno non paga?
Le spese del condominio vengono sempre ripartite in maniera equilibrata tra tutti quelli che del condominio fanno parte.
In particolare, le spese sono sostenute da chi è proprietario di una o più unità immobiliari. Queste spese, però, a volte vengono percepite come fastidiose e qualcuno decide di non pagare. Ma il mancato pagamento genera situazioni delicate per tutto il condominio.
Ci sono quindi alcune procedure che vanno seguite per rientrare di questi soldi mancanti e poter quindi continuare a pagare le spese per esempio legate alle utenze delle aree comuni. Esistono procedure apposite e il condominio, rappresentato dal suo amministratore, può nei fatti fare qualcosa.
Abbiamo accennato al fatto che le spese condominiali sono da ripartire tra quelli che possiedono le unità immobiliari che fanno parte del condominio. In alcune situazioni, però, possedere una unità immobiliare all’interno di un condominio non significa per forza abitare in quella unità immobiliare.
C’è infatti chi possiede appartamenti e poi li mette in affitto. Fermo restando il principio secondo cui le spese sono dovute da parte del proprietario, cosa si può fare nei casi in cui chi affitta, e quindi non è presente nel condominio, non paga le spese? Per il condominio, rappresentato anche in questo caso dall’amministratore, ci sono diverse cose che si possono tentare.
Tra queste si può avviare una procedura di pignoramento dei beni presso terzi. Il pignoramento permette al condominio di entrare in possesso di quanto l’affittuario deve pagare al proprietario fino a quando non viene estinto il debito che il proprietario stesso ha nei confronti del condominio.
La procedura va però seguita nel dettaglio perché sia legalmente valida. Il primo passaggio è quindi quello del cosiddetto decreto ingiuntivo, da produrre attraverso un avvocato presso un giudice. Questo decreto ingiuntivo viene poi recapitato a chi risulta debitore, nel caso il proprietario dell’unità immobiliare, e Il debitore ha dieci giorni di tempo per saldare quanto dovuto.
Il debitore può provare con una opposizione al decreto ingiuntivo ma deve inserire questo in una causa da gestire a proprie spese. Nel caso in cui il condomino debitore continui a non pagare si può avere il pignoramento dei beni e il pignoramento dei beni può coinvolgere quindi anche la proprietà che il condomino ha presso il condominio.
Si arriva così al pignoramento presso terzi. Nei fatti viene notificato al proprietario e all’affittuario che le somme che il secondo deve corrispondere al primo come canone di locazione verranno invece trattenute dal condominio per saldare il debito. Questa procedura si conclude quando tutta la somma è stata raccolta e nel frattempo ci sarà sicuramente almeno una udienza in tribunale a riguardo.