Grazie alle normative in vigore, nel 2024 molti inquilini potranno essere esonerati dal pagamento di alcune spese condominiali.
Quando si parla di spese condominiali, molti proprietari e inquilini si trovano a dover affrontare situazioni complesse e spesso poco chiare. Tra scadenze, importi e obblighi, è facile perdersi e finire per pagare anche quando non si è tenuti a farlo. Tuttavia, conoscere le regole sulla prescrizione delle spese condominiali può fare la differenza e permettere di risparmiare.
Nel 2024, in particolare, c’è una nutrita serie di spese condominiali che andranno in prescrizione, rendendo illegittima qualsiasi richiesta di pagamento da parte dell’amministratore. È quindi fondamentale informarsi e verificare attentamente la propria posizione prima di effettuare qualsiasi versamento.
Come funziona la prescrizione delle spese condominiali
La prescrizione delle spese condominiali è regolata dal Codice Civile e varia a seconda della tipologia di spesa. In particolare, è importante distinguere tra: spese condominiali ordinarie, spese condominiali straordinarie e spese condominiali a carico dell’inquilino
Le spese ordinarie, come la pulizia delle aree comuni o la manutenzione degli impianti, si prescrivono in 5 anni dalla delibera di approvazione del rendiconto. Quelle straordinarie, invece, seguono la prescrizione ordinaria di 10 anni.
Per quanto riguarda le spese a carico dell’inquilino, il termine di prescrizione è ancora più breve: solo 2 anni dalla richiesta del proprietario. Questo significa che, se l’inquilino non paga gli oneri accessori per due anni, il proprietario non può più pretenderne il pagamento.Come spiega la redazione del portale Idealista, conoscendo questi termini, è facile capire che nel 2024 si prescriveranno diverse spese condominiali:
- Le spese ordinarie del 2019 si prescrivono quest’anno, se non ci sono stati atti interruttivi come richieste di pagamento.
- Le spese straordinarie del 2014 si prescrivono anch’esse nel 2024.
- Gli oneri accessori a carico degli inquilini del 2022 si prescrivono in questo stesso anno.
Questo significa che, se non si è ricevuta alcuna richiesta di pagamento negli ultimi anni, è possibile legittimamente non pagare le spese condominiali relative a questi periodi. Ovviamente, è sempre bene verificare la propria situazione specifica con l’amministratore o un professionista.
Se si ritiene che una o più spese condominiali si siano prescritte, è importante agire con cautela. Non è sufficiente ignorare le richieste di pagamento, ma è necessario opporsi formalmente, ad esempio tramite PEC o raccomandata A/R.
In questo modo, si mette l’amministratore di fronte alla prescrizione intervenuta e si evitano possibili contenziosi. È inoltre importante ricordare che l’amministratore ha l’obbligo di agire contro i morosi entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio, pena la decadenza.