Sovrapporre il pavimento senza sollevarlo, è possibile ma solo in questi casi o rischi di danneggiare tutto

Rinnovare la propria casa sovrapponendo il nuovo pavimento a quello esistente? Si può fare ma è ammesso solo in alcune situazioni.

Ogni tanto ci si concede la possibilità di dare un tocco di freschezza alla propria abitazione. Aria di cambiamento che può essere una ristrutturazione oppure aggiungere qualche nuovo elemento dal design moderno o elegante, a seconda dello stile. Tra le papabili richieste spicca la sovrapposizione del pavimento ovvero l’aggiunta del nuovo strato di rivestimento a quello preesistente, evitando inutili costi legati al presunto smantellamento delle piastrelle e ottimizzando, dunque, i tempi.

Sembrerebbe la soluzione perfetta per coloro che vorrebbero lanciarsi in un simile rifacimento: notevole risparmio e oltretutto ne giova l’ambiente perché si riduce l’impatto su di essa azzerando i rifiuti che deriverebbero, eventualmente, dalla demolizione. Una idea geniale, tuttavia non è così semplice in quanto tale possibilità è concessa solamente per casi determinati, altrimenti si concretizza il serio rischio di danneggiare  la pavimentazione, anche quella originaria: quindi fare molta attenzione.

Sovrapposizione di pavimento, quando è consentita? Tutto quello che c’è da sapere

Come previamente accennato, sovrapporre i pavimenti è fattibile e a basso costo. Ormai risulta tra le tecniche maggiormente diffuse, in un’ottica di risparmio, senza rinunciare al progetto di vedere casa propria, finalmente, trasformata. Un lavoro relativamente facile ma soprattutto veloce che permette l’applicazione di piastrelle o lastre sopra ad altre, ora sottostanti. Un intervento poco invasivo e dall’effetto scenografico. Tuttavia solo poche tipologie di materiali e specifiche condizioni riconoscono questa operazione.

Pavimento rivestimento materiali e requisiti
La scelta dei materiali per il rivestimento è fondamentale – designmag.it

Innanzitutto il pavimento già esistente deve risultare in ottimo stato evitando così di compromettere la conseguente ristrutturazione – soprattutto verificarne la solidità e l’assenza delle eventuali macchie date dall’umidità o perdite d’acqua; nel caso l’impiego di un primer adeguato isolerebbe questi incresciosi danni favorendo, tra l’altro, l’aderenza della nuova pavimentazione. In aggiunta assicurarsi che ci sia abbondante spazio sotto le porte, al fine di escludere problemi legati alla funzionalità nonché transizione delle stanze.

Si è parlato dei materiali – tra l’altro chi fosse intenzionato a rinnovare il pavimento dia una occhiata ai colori e tendenze del 2025, così da rimanere aggiornati – e solo alcuni di essi si prestano per la sovrapposizione:

  • gres porcellanato sottile: noto per la sua durezza, risulta perfetto come rivestimento per diversi ambienti, tra cui bagni e cucine. Sottile, da sovrapporre ad incastro, è resistente all’umidità;
  • PVC: economico e versatile, la sua installazione e manutenzione è davvero semplice. Offre molteplici opzioni, tra rifiniture e stili;
  • parquet multistrato: un pavimento in legno caratterizzato da strati incrociati che garantisce stabilità, impedendo a fattori variabili quali umidità e temperatura di interferire;
  • laminato: nuovo e a basso costo, simile al legno, ideale per le zone meno umide. Soluzione pratica ed efficiente per un tocco estetico di gran classe.

Ebbene, cosa fare prima di stendere la nuova pavimentazione? Effettuare una meticolosa pulizia dello strato sottostante, rimuovendo polvere e residui: in questo modo si favorisce l’adesione di quello sovrastante. Successivamente con malta autolivellante si leviga la superficie rendendola uniforme. Un’ultima accortezza: non si trascuri il peso del materiale applicato, controllando la capacità dell’originario pavimento nel sostenere un carico importante.

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