Per riscaldare casa risparmiando si può sostituire la vecchia caldaia con un modello a pellet. Scopriamo i vantaggi del cambiamento.
In vista dell’inverno per ridurre i costi in bolletta si può pensare di procedere con un investimento. Sostituire la vecchia caldaia inquinante e dagli elevati consumi con una caldaia a pellet.
Molti di voi saranno stupiti di sapere che oltre la stufa a pellet esiste anche la caldaia a pellet. Abbiamo avuto il boom di stufe nel 2022, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e l’aumento del costo del gas mentre le scorte diminuivano sempre più. Nessun Paese europeo, nello specifico, ha registrato un numero di stufe a pellet pari a quello dell’Italia ossia circa 2,2 milioni.
Il pellet è più conveniente rispetto ai comuni combustibili, ha un costo minore e alta resa calorica. Il legno migliore è quello proveniente da faggio e abete e deve essere liscio, compatto e lucido. Oltre alle stufe, come detto, sono in vendita sul mercato le caldaie a pellet, progettate per un riscaldamento dell’acqua veloce. Possono sostituire completamente il vecchio impianto domestico di riscaldamento e stanno diventando la scelta da valutare per tante famiglie italiane.
Nelle case con impianto di riscaldamento centralizzato già presente sarà semplice installare una caldaia a pellet. Occorre sapere, però, che questo tipo di caldaia necessita di uno spazio dedicato e che non si potrà installare in casa. Un vincolo logistico che è un piccolo contro dinanzi a svariati pro. Si tratta di caldaie che offrono vantaggi in termini di efficienza energetica, protezione ambientale e riduzione dei costi di riscaldamento.
L’investimento iniziale è piuttosto dispendioso anche se parte della spesa si potrà recuperare grazie al Bonus casa con detrazione del 50% ma il risparmio nel tempo sarà garantito. Il pellet è poco costoso, come detto, anzi è il combustibile tra i più economici in circolazione. La stima è di un costo di acquisto del pellet di circa 780 euro per una casa di 100 mq ossia il 13% in meno rispetto al metano, il 51% rispetto al gasolio e il 72% rispetto al gpl.
Significa che l’investimento iniziale si può recuperare già nel corso di un anno. Per quanto riguarda la manutenzione è annuale e deve essere effettuata da tecnici autorizzati. Ogni settimana, invece, bisognerà svuotare il contenitore della cenere per una massima efficienza. Nulla di impegnativo, dunque, mentre si riducono consumi e spese di riscaldamento grazie ad una moderna caldaia a pellet.