Sono 5 i punti in cucina che vengono spesso trascurati: possono diventare un vero covo di batteri

Attenzione a questi cinque punti della cucina. Spesso vengono trascurati ma possono dare alloggio a vere e proprie colonie batteriche.

La cucina è il cuore della casa, il tempio domestico dove si preparano con cura gli alimenti destinati al nutrimento di tutti. Ma come spesso capita, il luogo più sacro è anche quello più insidiato dagli agenti della contaminazione. A questa regola non scritta non sfugge nemmeno la cucina.

La grande familiarità con la cucina potrebbe farcela pensare come un luogo sicuro e protetto dalla presenza di germi e batteri. Inutile dire che non è affatto così. Sì, perché la nostra cucina è uno degli ambienti di casa a più alto rischio di contaminazione batterica. E non c’è nulla di cui stupirsi.

È un effetto del mix tra presenza di cibo potenzialmente contaminato, alte temperature, umidità e superfici come tagliere, piano cottura, lavandino. In particolare ci sono cinque punti spesso e volentieri trascurati ma che possono diventare un vero e proprio covo di batteri. Converrà allora sapere quali sono.

I 5 punti della cucina più trascurati che possono ospitare colonie di batteri

Una delle aree più contaminate – e trascurate – della nostra cucina è quella degli scomparti del frigorifero, dove spesso sistemiamo in maniera frettolosa e approssimativa cibi e bevande appena acquistati al supermercato, esponendoci a rischi di contaminazione anche serie visto che alimenti come uova, carne e pesce crudi possono essere contaminati da clienti poco raccomandabili di nome salmonella, listeria e Escherichia coli.

Scomparto frigo
I 5 punti della cucina più trascurati che possono ospitare colonie di batteri – designmag.it

Anche il lavello può diventare un covo di batteri, visto che al suo interno finiscono piatti e pentole sporchi, posate passate per la nostra bocca e ogni genere di avanzi di cibo. Stesso discorso per spugne e canovacci, indispensabili per pulire e asciugare stoviglie e utensili almeno quanto possono dare alloggio ai batteri (meglio sostituirle ogni due settimane).

E che dire dei barattoli di spezie? È una pessima abitudine quella di prenderli con le mani sporche (magari infilandoci dentro pure le dita). Faremo bene a usare un cucchiaino per prendere le spezie, evitando di toccarle con le mani. Poco rassicuranti dal punto di vista igienico anche maniglie e pomelli delle porte, che possono ospitare batteri come la salmonella e lo stafilococco.

Nella vita – e in cucina – il rischio zero non si dà e sarebbe una pericolosa utopia pretendere che possa esistere. Più che ragionevole invece adottare buone abitudini in grado di ridurre il rischio di contaminazione batterica come il frequente lavaggio della mani con acqua calda e sapone e la regolare igienizzazione/disinfezione delle superfici della cucina.

Sarà buona cosa anche usare un tagliere diverso per la carne cruda e per gli altri cibi. Attenzione poi alle cotture, specialmente per carne, pollame e uova. Allo stesso modo non è consigliabile lasciare troppo a lungo a temperatura ambiente il cibo crudo. Faremo bene infine a svuotare spesso il cestino dei rifiuti organici.

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