Nelle nostre case c’è una presenza che non dovremmo sottovalutare e che potrebbe mettere a rischio la nostra salute, è bene esserne informati.
La casa deve essere considerata un po’ il nostro rifugio, per questo dovremmo sentirci al sicuro quando ci troviamo tra le mura domestiche. Questo è il motivo per cui tanti scelgono di installare un antifurto e le telecamere di sorveglianza così da tenere sotto controllo eventuali presenze estranee, anche se questo non sarebbe l’unico aspetto a cui prestare attenzione. C’è infatti un altro pericolo che ognuno di noi può correre e che può mettere a rischio la nostra salute, pur senza esserne del tutto a conoscenza. Il riferimento è alla presenza dei biofilm, che possono esserci anche in grandi quantità in ogni abitazione.
Tergiversare potrebbe essere un grave errore, per questo è bene essere a conoscenza di quali possano essere le possibili conseguenze. In genere il problema si presenta soprattutto nelle tubature del bagno, nelle docce e negli scarichi delle cucine, che possono rivelarsi il punto ideale dove potersi annidare e restare nascosti all’occhio umano.
Un pericolo da non sottovalutare in casa: ecco di cosa si tratta
Ma cosa sono nello specifico i biofilm e perché sarebbero così pericolosi se li abbiamo in casa? Il termine fa riferimento è a una “sottile pellicola di microrganismi adesa a un supporto solido inerte immerso in un mezzo liquido di crescita”. In genere questi si formano soprattutto quando ci sono dei residui in uno scarico, che non dovremmo mai lasciare sporco a lungo, altrimenti i batteri finiscono per formarsi velocemente creando delle colonie che diventano sempre più numerose.
Tra le fonti che possono favorire questo fenomeno ci sono capelli, pelle morta e sapone, ma non si deve trascurare anche il ruolo svolto da albumi, frutta e verdura, che possono invece esserci nel lavello e nello scarico della cucina. Con il passare del tempo se non si agisce concretamente per eliminarli questi sono in grado di “camminare” e fuoriuscire, per questo ci si deve muovere in un’ottica preventiva prima che la situazione possa peggiorare.
Eliminare i biofilm dopo che si sono formati può essere complesso anche per i più esperti, è quindi fondamentale effettuare una pulizia periodica, usare prodotti biologici e cancellare ogni residuo, se non tutti i giorni quasi. La frequenza con cui farlo varia ovviamente a seconda dell’utilizzo, non è necessario dotarsi di qualcosa di complesso, possono bstare bicarbonato di sodio e mezza tazza di aceto, a cui aggiungere una tazza di acqua bollente, in alcuni casi quelli che vengono definiti “metodi della nonna” possono essere anche i più efficaci.
Ci sono poi anche delle altre piccole azioni a cui potremmo non pensare, ma che potrebbero essere altrettanto efficaci. Si dovrebbe ridurre il più possibile l’uso dei detersivi in polvere, che alla lunga creano dei veri e propri ingorghi, oltre a moderare la quantità di carta igienica, privilegiando comunque quella di buona qualità. Non si dovrebbe inoltre sfruttare, anche se molti lo fanno, il wc come un cestino per sigarette, bastoncini per le orecchie e cotone, né tantomeno per i capelli. Mai lasciare nel lavello della cucina residui solidi di cibo, né farsi sfuggire il tappo del dentifricio in bagno. Non si tratta quindi di niente di impegnativo, ma che può creare dei benefici per tutti, è bene quindi mettere in atto questi suggerimenti al più presto.