Quando si possiedono più immobili è lecito chiedersi se si può ottenere uno sconto. In realtà, in determinati casi è concessa un’agevolazione.
Al giorno d’oggi, avere più immobili può trasformarsi in una sfida economica non di poco conto, soprattutto quando arriva il momento di fare i conti con la TARI. Anche se non tutti gli immobili sono abitati o utilizzati allo stesso modo, la normativa tende ad applicare l’imposta indistintamente, il che può risultare penalizzante per chi, ad esempio, ha una seconda casa poco utilizzata o addirittura vuota.
In questi casi, sorge spontanea una domanda: esistono sconti o agevolazioni che possano alleggerire il peso di questa tassa?
La risposta dipende da una serie di fattori e, per questo motivo, sapere dove guardare e quali condizioni soddisfare può fare una grande differenza, visto e considerato che la riduzione sulla TARI non sempre è automatica.
Sconto sulla TARI: tutte le casistiche e come ottenerlo
Quando si possiedono più immobili, è lecito chiedersi se si può ottenere uno sconto sulla TARI. In effetti, ci sono diverse casistiche che possono beneficiare di agevolazioni, soprattutto in presenza di immobili non abitati o utilizzati solo in modo sporadico.
Tra le principali situazioni in cui è possibile chiedere una riduzione o esenzione sulla TARI ci sono:
- Immobile non abitato o disabitato: in alcuni casi è possibile ottenere una riduzione della tassa sui rifiuti. Questo vale, ad esempio, per le seconde case che non vengono affittate o non sono adibite a residenza stabile. La possibilità di ottenere uno sconto dipende però dalla durata del periodo in cui l’immobile rimane disabitato, che deve essere adeguatamente documentato.
- Abitazione principale: in molti comuni, le abitazioni principali, ovvero quelle in cui si risiede abitualmente, beneficiano di una riduzione sulla TARI. Alcuni offrono una tariffa ridotta anche per le famiglie numerose o per coloro che vivono in abitazioni particolarmente piccole o considerate a scarso impatto ambientale.
- Proprietari di immobili commerciali o industriali: se rimangono vuoti per un periodo prolungato, anche in questo caso alcuni comuni prevedono una riduzione della TARI.
- Riduzioni per specifiche categorie di utenze: le persone con disabilità, le famiglie numerose o quelle che vivono in particolari situazioni di disagio economico possono beneficiare di riduzioni o esenzioni dalla TARI. Come sempre, ogni comune ha proprie regole per l’accesso a queste agevolazioni, che spesso richiedono la presentazione di ISEE o altri documenti comprovanti lo stato sociale ed economico.
- Condomini e collettività: in alcuni casi, anche i condomini possono richiedere agevolazioni, soprattutto se hanno un sistema di raccolta dei rifiuti condiviso.
Da quanto possiamo dedurre, per beneficiare di queste agevolazioni, il primo passo è informarsi presso il proprio comune di residenza o di proprietà degli immobili. Ogni città ha un proprio regolamento e procedure specifiche per la richiesta delle riduzioni.