Il Bonus Prima Casa può essere ottenuto in diversi casi, anche in quello di due o più appartamenti da unire per realizzarne uno unico.
Conosciuta come Bonus Prima Casa, l’agevolazione fiscale sulla prima casa spesso crea confusione in chi vorrebbe usufruirne. Tema spesso affrontato è, per l’appunto, quello dell’acquisto di immobili, ma anche di quello che può essere definito un loro accorpamento.
Ad esempio, acquistando due appartamenti che sono uno accanto all’altro, il Bonus Prima Casa è valido? Scopriamo di più in merito.
A rispondere a questo dubbio è l’Agenzia delle Entrate, ma anche la giurisprudenza. Ipotizzando che un soggetto compri un appartamento usufruendo del Bonus Prima Casa e, in seguito, questo voglia acquistarne un secondo da unire al primo – per farne un’unica casa – secondo la risoluzione n. 154/E del 19 dicembre 2017, potrebbe estendere il bonus all’intero immobile?
Tra le condizioni per ottenere il Bonus Prima Casa, vi è quello di non essere proprietari di un altro immobile nello stesso Comune. Si possono, quindi, unire due abitazioni – adiacenti – e utilizzare l’agevolazione fiscale? Sembrerebbe proprio di sì, ma occorre che venga fatto un accatastamento unico dell’immobile e che l’appartamento non sia classificabile come categoria A/1, ovvero un’abitazione di lusso.
Stando alla giurisprudenza, si può comprare una seconda abitazione con il Bonus Prima Casa e senza vendere la prima, ma soltanto quando quest’ultima è inutilizzabile per condizioni oggettive: ad esempio, nel caso di un immobile pericolante. Come detto prima, inoltre, è permesso acquistare un secondo o un terzo appartamento da unire a uno o due già posseduti, anche se non si fosse ricorso all’agevolazione prima.
Dunque, se si accorpano più case accatastate come una, non occorre che la proprietà della prima casa sia avvenuta con agevolazioni fiscali. Per questa ragione, il Bonus Prima Casa può spettare se la prima proprietà – o la seconda – non sia stata acquistata con il bonus, perché il contribuente non l’ha richiesto – anche se ne aveva diritto – o non l’ha potuto richiedere per carenza di alcuni presupposti, ma anche se la prima o la seconda proprietà è stata comprata – come detto prima – con l’agevolazione.
Nel caso in cui, invece, l’acquirente sia già proprietario di una casa e la nuova non venisse accorpata alla prima, allora l’agevolazione potrebbe essere concessa soltanto se quest’ultima fosse in un Comune diverso da quello in cui sorge la prima. Ad ogni modo, è sempre bene chiedere consiglio a un professionista, spiegando la propria situazione specifica.