Capodanno si avvicina e arrivano nuove norme che limitano i rumori notturni: cosa devi sapere se stai per organizzare una festa in casa
I vicini molesti possono capitare a tutti, sia nelle grandi sia nelle piccole città e spesso, senza volerlo, possiamo essere stesso noi molesti per gli altri, magari quando ospitiamo persone in casa per una cena o una festa. Non si può non sapere, quindi, come stanno cambiando le normative in materia di immissioni che superano la tollerabilità consentita dalla legge.
Se devi alzarti presto per andare a lavorare e in ogni caso se desideri dormire serenamente senza disturbi esterni, devi conoscere i tuoi diritti in modo da farli valere contro chi molesta la tua quiete. Al contempo, se hai invece dei vicini che si infastidiscono facilmente, ecco quanto è importante sapere per poterti difendere ove comincino a minacciare di chiamare le autorità. Entriamo più nel dettaglio.
Le cose si complicano e diventano più delicate se vivi in un condominio dove abitano molte persone: in questi casi sarà necessario rispettare attentamente anche quanto sancito dal relativo regolamento condominiale.
Nuova legge sugli schiamazzi: non potrai avere più ospiti
Quando si vive in un condominio la prima cosa che bisogna verificare è il regolamento condominiale e gli orari in cui non è possibile fare rumore: basta anche soltanto parlare ad alta voce su un balcone per avere problemi. In genere, le fasce in cui è necessario rispettare la quiete del vicinato sono: dalle ore 13 alle ore 15 per gli orari diurni e dalle 20 /21 alle 8 per quelli serali.
Nel caso in cui, durante queste fasce orarie, si avvertano rumori molesti sarà possibile rivolgersi all’amministratore di condominio, ove previsto specificamente dal regolamento, altrimenti bisognerà affidarsi alla legge. Ed è qui che entra in gioco la normativa: è importante controllare in questi casi cosa dice la disciplina legislativa, per evitare situazioni spiacevoli. Ecco cosa devi sapere.
L’articolo 844 del codice civile disciplina le “immissioni” e i criteri generali in base ai quali i rumori si considerano rilevanti dal punto di vista giuridico. Il principio guida è il limite della “normale tollerabilità”, superata la quale saranno da considerarsi illegali. Nel caso concreto, quindi, sarà necessario verificare la frequenza dei rumori del vicino e i momenti in cui si verificano.
Esiste un criterio giurisprudenziale in base al quale è possibile “calcolare i rumori”, ovvero stabilire quando un rumore è considerato disturbante. Secondo questo principio, è considerato “molesto” ogni suono che nelle ore notturno superi i 3 decibel di rumore di fondo. Di giorno, invece, la tolleranza è di 5 decibel massimo di rumore di fondo.