Sfratto per morosità: ti salvi con l’eccezione di inadempimento, il trucco dell’Avvocato

Morosità contro l’accezione di inadempimento: adesso gli inquilini con  questo metodo sono finalmente salvi.

Come ben si sa, in un contratto di affitto abbiamo due figure ben distinte: il locatore, ossia un padrone di casa che affitta una casa di proprietà ad un conduttore, l’affittuario o inquilino. Quest’ultimo dovrà pagare ogni inizio mese un canone di locazione e prendersi cura dell’immobile.

Ma cosa succede se il conduttore non paga l’affitto per una o due mensilità? Scatta la morosità, in seguito alla quale il locatore può avanzare pretesa di sfratto. Significa che può richiedere il rilascio e la riconsegna dell’immobile da parte dell’affittuario. Ma ad oggi però, grazie a questo infallibile metodo, l’inquilino può “ritenersi salvo”.

Sfratto per morosità: ecco come puoi salvarti

Gli inquilini che sono stati intimati a lasciare l’immobile a causa di uno sfratto, ad oggi hanno un “asso nella manica” che potrebbe impedire al locatore di chiedere l’abbandono dell’abitazione.

Nuovo metodo infallibile per salvarti dallo sfratto
Sfratto per morosità: in tuo soccorso il metodo infallibile dell’avvocato – Designmag.it

L’inquilino moroso può salvarsi grazie all’eccezione di inadempimento nel contratto di locazione. In breve, si tratta di una difesa avanzata dal conduttore (inquilino) quando il locatore (proprietario) richiede lo sfratto per morosità, ovvero a causa del mancato pagamento del canone di locazione.

Dunque nel caso di sfratto puoi controbattere con un ricorso come ad esempio in questo caso: I proprietari hanno intimato sfratto per morosità con citazione per la convalida alla società conduttrice in ragione del contratto di locazione commerciale stipulato tra le stesse, sulla cui base veniva locato l’immobile per la durata di sei anni. Gli attori si dolgono del mancato pagamento dei canoni di novembre 2013, marzo e aprile 2014.

All’udienza fissata per la convalida, l’intimata ha proposto opposizione alla convalida di sfratto, nonché all’ingiunzione di pagamento dei canoni, avanzando domanda riconvenzionale per ottenere la condanna alla restituzione dei canoni di luglio, agosto e settembre 2012. A ciò si è aggiunta la condanna al  risarcimento di tutti i danni subiti, evidenziando l’inadempimento contrattuale dei locatori all’obbligo di intervento manutentivo dell’immobile e la difformità di quest’ultimo.

Ovviamente, ogni caso è unico e bisogna studiarlo nel dettaglio. Ma da oggi gli inquilini sanno di poter avere un ultimatum alla richiesta di sfratto. Infatti spesso il conduttore moroso, in sede di opposizione, eccepisce l’inesatto adempimento del locatore onde compensare quanto dovuto a titolo di canoni. Occorre che l’eccezione abbia fondamento e sia supportata da onere probatorio.

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