[galleria id=”2487″]La sedia Piña è stata presentata al passato Salone del Mobile milanese da Magis. Le facevano compagnia altri prodotti di elevato standard come la Mesh Chair di Tom Dixon e la Sparkling di Marcel Wenders (al Fuori Salone in verità). Il concept è dello spagnolo Jamie Hayon, che desiderava creare una sedia in filo per uso esterno da intrecciare ad elica, come fanno le linee che disegnano la buccia di un ananas, una piña appunto. Ne ricava un ricamo metallico che costituisce sia la parte della posteriore che la seduta vera e propria e la rende leggera e trasparente.
Questo pezzo di design unisce ad una struttura metallica trattata come capitonné, quell’ imbottitura usata prevalentemente nel Settecento fino ai primi anni del XX secolo per trapuntare poltrone, divani e testiere di letti, un elemento naturale come il legno, chiaro, nelle quattro esili gambe. Queste si compongono insieme alla seduta per mezzo di pioli metallici.
Piña è arricchita di un cuscino imbottito in poliuretano espanso per la seduta e di uno più piccolo in corrispondenza della parte alta dello schienale, questo perché Magis ha a cuore la vostra comodità oltre che il senso per l’estetica e per le mode del momento.
Hayon era alla prima incursione nel brand Magis, dopo essere stato la spina dorsale del marchio Bd Barcelona Design ed essere stato celebrato ovunque in questi due ultimi anni. Con la mostra Moving ideas alla fiera parigina di Maison & Objet 2010 per fare un esempio gli è stato concesso di allestire uno spazio celebrativo dl tutto autoreferenziale che lui, non certo maestro di sobrietà, ha molto gradito.