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Basta uno sguardo alle sedie del catalogo Kartell 2012 per capire come l’azienda italiana, fondata da Giulio Castelli nel 1949, sia diventata una delle più celebri nel settore dell’arredamento di lusso. Specializzata nella realizzazione di complementi d’arredo prevalentemente in plastica, Kartell ha saputo distinguersi per la qualità delle idee e le eccellenti collaborazioni con designers d’eccezione. Anche quest’anno la sua presenza al Salone del Mobile 2012 ha riscosso il plauso entusiasta del pubblico grazie all’originalità delle proposte, glamour e pratiche al tempo stesso.
Per quanto riguarda le sedie nello specifico, tra le più quotate c’è senz’altro Miss Less di Philippe Starck, disponibile in quattro colori e caratterizzata da un design solido e da geometrie essenziali. La base monolitica la rende unica nel suo genere, mentre lo schienale sottile in policarbonato ne completa l’effetto minimal. Il policarbonato trasparente è anche alla base di Silk di Eugeni Quittlet, sedia ergonomica e avvolgente che si distingue per la sua eterea leggerezza. La peculiarità del materiale e l’eleganza del design fanno di questa sedia un complemento ideale per un arredamento voluttuoso e delicato.
Dalle linee classiche del XVIII secolo ha tratto invece ispirazione Patricia Urquiola per l’ideazione di Comback. Il nome, evocativo di un tuffo nel passato all’insegna della reinterpretazione, designa una sedia con seduta ergonomica e struttura lucida classicheggiante. Alla modernità del comfort si aggiungono le linee sottili della spalliera a sette denti, rinforzata da un bordo a forme esagonali. Progettata in diversi colori, Comback è disponibile anche nella pratica versione girevole con tubo centrale.
Ancora Patricia Urquiola firma la serie di sedute Foliage. Dopo il successo del divano a due posti presentato nel 2011, ecco aggiungersi una soffice poltroncina che evoca immediatamente la vitalità delle fronde. Un rigoglioso fogliame sembra avvolgere la seduta in un morbido abbraccio naturale, mentre la struttura alla base si ispira chiaramente a dei rami sottili.
Un vero e proprio omaggio, quello alla sedia Mauì di Vico Magistretti, lanciata da Kartell tra il 1995 e il 1996 e adesso riproposta in una magnifica versione in tessuto. Mauì ha segnato l’inizio di una nuova generazione di sedie monoscocca grazie allo schienale compatto, privo di strutture di rinforzo e delineato da un design moderno e innovativo. Adesso la versione in tessuto unisce alla praticità del modello originale la disponibilità di nuovi colori, soddisfacendo le esigenze molteplici dell’arredamento residenziale o di quello per l’ufficio.
Rivisitazione in tessuto anche per la celebre Audrey di Piero Lissoni, sedia versatile e lineare, disponibile con o senza braccioli. Adatta agli esterni come all’indoor, Audrey è contemporanea e sofisticata al tempo stesso, come la diva di cui porta il nome. Molte le varianti che la rendono ancora più universale, grazie anche alle tinte vivaci dei nuovi modelli.
Impossibile, infine, non citare la serie Ghost nell’anno del decimo anniversario della celebre Louis Ghost di Phlippe Starck. La sedia spettrale e impalpabile del designer francese ha fatto la storia dell’arredamento di lusso e si distingue ancora per la linea flessuosa dei braccioli e dello schienale a medaglione. Negli anni, la serie si è arricchita della più classica Victoria Ghost, sempre in policarbonato, e degli sgabelli One More e One More, Please, alti e sottili, disponibili in diversi colori pastello. Alla Mademoiselle di Starck si ispira inoltre la sorprendente serie, firmata nientemeno che da Lenny Kravitz, Kartell goes rock. Il modello di Starck, tra i più riusciti e rivisitati, si veste stavolta di haute couture con un look da perfetta rockstar. Solo per i più audaci naturalmente!